Il Consiglio regionale del Veneto approva la mozione anti Ceta: no ad accordi capestro per il “Made in Italy”

0
601
accordo ue canada ceta Fotolia
Berlato: «nella mozione a mia prima firma ribadita la necessità di tutelare la produzione veneta e nazionale»

accordo ue canada ceta FotoliaL’approvazione del Ceta, il trattato di libero scambio che coinvolge il Canada e i paesi dell’Unione Europea, è stato al centro del dibattito del Consiglio regionale del Veneto attraverso la discussione unificata di una Risoluzione, primo firmatario Nicola Finco (Lega Nord) e una Mozione, primo firmatario Sergio Berlato (FdI-An Mcr). 

Nella sua relazione introduttiva Nicola Finco  ha rammentato «la contrarietà di buona parte delle associazioni dei produttori che soprattutto nell’agricoltura saranno fortemente penalizzati mentre i consumatori non avranno le garanzie di cui oggi godono. La stessa Regione del Veneto ha perso una posizione chiara contro l’approvazione di questo trattato che penalizza le nostre produzioni, la qualità dei nostri prodotti».

Sergio Berlato (FdI-An Mcr) ha spiegato che «il Parlamento europeo ha già approvato il trattato con il Canda, ma è un accordo che deve ottenere l’approvazione anche di tutti i Paesi dell’Ue per entrare in vigore. In caso contrario non sarà operativo: per questo è fondamentale che l’Italia non approvi il Ceta. Siamo sempre stati favorevoli alla concorrenza, ma deve essere ad armi pari e con questo trattato, invece, non c’è concorrenza leale». 

Il dibattito ha manifestato una sostanziale posizione unitaria contrari al Ceta, seppure con diverse sfumature, delle forze politiche in aula con posizioni espresse da Graziano Azzalin (Pd), Cristina Guarda (Amp), Simone Scarabel (M5S), Stefano Casali (Centro destra Veneto), Giovanna Negro (Veneto del fare), Maurizio Conte, (Lista Tosi), Pietro Dalla Libera (Veneto Civico). Nazzareno Gerolimetto (Gruppo Zaia Presidente) nell’esprime il voto favorevole del suo gruppo ha polemizzato con «chi ha votato a favore del Ceta a Bruxelles perché il Ceta non l’hanno mica votato i marziani». Si è passato quindi alla votazione per parti separate dei testi come richiesto dal consigliere Pietro Ruzzante. La Risoluzione 39 ha avuto il voto unanime, mentre la Mozione Berlato ha ottenuto 36 voti a favore e 8 astenuti.

Per Berlato, soddisfatto del voto, «l’accordo, firmato dalla Commissione europea il 30 ottobre scorso nei confronti del Canada e approvato dal Parlamento europeo il 15 febbraio scorso prevede l’introduzione dell’azzeramento di oltre il 90% delle barriere tariffarie. ma anche, ed è questo il punto dolente, la semplificazione dei parametri che regolano il complesso standard nelle norme di produzione, protezione della qualità e dell’ambiente creando di fatto un mercato sempre più omologato a tutto vantaggio delle grandi catene produttive e delle multinazionali. Un evidente danno – sostiene Berlato – per le piccole-medie aziende italiane improntate alla tipicità e alla produzione di alta qualità. In modo particolare tale accordo andrebbe a penalizzare il nostro comparto agro-alimentare».