La friulana Eurotech avvia produzione dei “gemelli digitali”

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Siagri: «l’Internet delle Cose crea la copia digitale di qualcosa di reale per utilizzarla nell’era dell’economia dei dati» 

 internet delle coseEurotech, azienda di Amaro (Udine), quotata in Borsa a Milano, con principale area di attività nella progettazione e commercializzazione di piattaforme “IoT” (Internet of things) e computer ad elevate prestazioni (Hpc), sta creando il gemello digitale di migliaia di oggetti nell’ambito di un’applicazione dell’IoT, l’Internet of things (l’Internet delle cose).

«Il “digital twin” – afferma Roberto Siagri, amministratore delegato di Eurotech – è una copia digitale dinamica di qualcosa di reale, attraverso la quale risulta più facile interagire: rappresenta l’ingresso nell’era dell’economia dei dati. Vista la necessità di processi di produzione sempre più performanti, veloci e privi di errori, le imprese, in special modo manifatturiere, saranno in grado, grazie all’IoT ed ai gemelli digitali, di realizzare sistemi produttivi sempre più efficienti e sempre più sostenibili». 

E’ possibile creare il gemello digitale di un prodotto, di un sotto processo produttivo, e dei processi di funzionamento di un’intera fabbrica, spiega Eurotech precisando che di ogni oggetto, anche di uso comune, può venire realizzato il suo gemello digitale, la sua copia digitale. «Il “digital twin”, il gemello digitale di un oggetto reale, potrà relazionarsi con altre entità digitali, indipendentemente dal luogo e dalla forma fisica, abilitando così la realtà aumentata, facilitando la simulazione – continua Siagri -. Si tratta di una grande trasformazione: tutte le attività diventeranno intelligenti e ogni asset materiale avrà un gemello digitale che consentirà la creazione di nuovi modelli di business in grado di aumentare la competitività dei prodotti, anche in mercati maturi. Con l’internet delle cose e la digitalizzazione di tutti gli oggetti siamo entrati appieno nell’era dell’economia dei dati. I dati sono diventati la materia prima da cui partire, indipendentemente da quali siano i mercati di sbocco o i prodotti dell’impresa. Sono la nuova fonte di innovazione e la leva da usare per rendere le imprese innovative e sostenibili nel tempo. Attraverso l’elaborazione dei dati estratti dagli asset e dai prodotti, le aziende possono ripensare in maniera strategica la propria catena di fornitura e di distribuzione, i processi aziendali e i modelli di business».