Alto Adige: bilancio lusinghiero per la campagna di sensibilizzazione sulla donazione di organi

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donazione di organi
Oltre 8.600 persone coinvolte, assenso alla donazione dal 94%

donazione di organiGrazie alla campagna di sensibilizzazione “Dona vita – Spende Leben”, avviata nell’aprile del 2015 dal Dipartimento alla salute in collaborazione con il Consorzio dei comuni ed il ministero della Salute, si è registrato in Alto Adige un sensibile miglioramento dei dati riguardanti le donazioni di organi.

Si è passati dalla situazione registrata nel 2014, quando erano stati trapiantati presso il Centro di Innsbruck 53 organi a pazienti altoatesini a fronte di sole 20 donazioni, al quadro attuale che vede 21 trapianti a fronte di 25 donazioni. Questo risultato è essenzialmente il frutto della campagna di che ha previsto, tra l’altro, l’opportunità di collegare il rinnovo o l’emissione di una nuova carta d’identità da parte delle anagrafi comunali con la possibilità di esprimere il proprio assenso alla donazione di organi. Già a partire dall’autunno del 2015 i cittadini altoatesini, al momento del rinnovo della carta d’identità, hanno potuto esprimere questa loro disponibilità. Ad oggi sono 114 su 116 i comuni altoatesini che hanno aderito alla campagna ed il 93,9% delle persone coinvolte (8.609) ha espresso il proprio assenso.

Un primo bilancio della campagna è stato fatto dall’assessora altoatesina alla salute, Martha Stocker, dal direttore generale del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, dai primari Bruno Giacon e Peter Zanon, dal presidente del Consorzio dei comuni, Andreas Schatzer, dal presidente della sezione altoatesina dell’AIDO, Kilian Bedin, e dai testimonial Costanza Giatti e Roland Wasserer. Stocker ha ripercorso le vari fasi che hanno portato all’avvio della campagna “Dona vita – Spende Leben”, partita dalla «necessità di informare la popolazione e di dare un contributo più consistente al settore dei trapianti». Stocker ha quindi espresso il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno concorso al successo dell’iniziativa «ed in particolare al Consorzio dei comuni che si è impegnato a divulgare capillarmente le informazioni attraverso le proprie strutture».

Parole di elogio sono venute anche dal direttore generale del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, il quale ha definito l’Alto Adige un vero e proprio caso di «“best practice” nel campo della donazione di organi grazie all’elevato numero di persone che hanno espresso la propria disponibilità ed alla proficua collaborazione internazionale esistente già da anni tra il Centro provinciale trapianti ed il Centro Eurotransplant di Innsbruck». Tuttora sono 45 i pazienti altoatesini in attesa di un trapianto.