A Sturio rivive la Stratex rilevata dal gruppo Bodino

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Scagliano: «vogliamo consolidarci come un leader di riferimento delle strutture in legno di grandi dimensioni per l’edilizia» 

stratex bodinoE’ stata inaugurata la nuova sede della Bodino, azienda torinese che opera nell’engineering manufacturing and construction, a Sutrio (Udine) negli spazi della fallita Stratex. 

«Abbiamo deciso di concentrare il sistema produttivo della nostra falegnameria, il nostro core business del legno, tutto su Sutrio. Qui saranno prodotti non solo il legno lamellare ma anche i mobili. Il nostro obiettivo è portare l’esperienza della Brianza qui in Friuli Venezia Giulia», ha dichiarato in occasione del taglio del nastro Giuseppe Scigliano, proprietario della Bodino, marchio attivo dal 1932, nato come fonderia specializzata nella lavorazione del bronzo e diventato un punto di riferimento anche internazionale negli allestimenti di opere temporanee, facciate e strutture metalliche complesse. 

Il gruppo Bodino opera in Italia, Francia, Regno Unito, Svizzera, Danimarca, Marocco, Emirati Arabi. Nello stabilimento dell’Alto Friuli, acquisito dal fallimento della Stratex, che si sviluppa su un’area di 30.000 metri quadri di cui 12.000 di superficie coperta, rimesso in funzione con un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro, si svilupperanno due linee produttive: quella storica di legno lamellare e quella cosiddetta di “pannelli parete”, utilizzata per realizzare edifici di grandi dimensioni.

L’acquisizione della Stratex e l’avvio della produzione nello stabilimento di Sutrio «consolida la nostra natura di engineering manufacturing constructor» ha dichiarato l’amministratore delegato di Bodino, l’ingegner Marco Felici, in occasione dell’inaugurazione della sede friulana che rende la struttura legno dell’azienda «un polo di dimensioni competitive a livello europeo». La natura di «general contractor integrato, con le unità operative integrate all’interno dell’azienda per ognuna delle nostre unità produttive consente alla Bodino di creare forti sinergie interne e salvare una parte del mercato dalla speculazione, mantenendo l’attenzione a qualità, tempi e costi di produzione, ambiente e sicurezza». 

Nello stabilimento di Sutrio, scelto per «la posizione interessante rispetto al bacino dei fornitori per l’approvvigionamento del legno e per il bacino di know-how di conoscenza del legno e della sua lavorazione che lo rende una delle tre aree più importanti in Italia nel settore come Brianza e Marche, la produzione partirà con commesse che la nostra azienda già aveva e stiamo aprendo al mercato per implementarle – prosegue Felici -. L’interesse tra i nostri abituali clienti è stato subito alto: abbiamo ricevuto una quantità eccessiva di offerte addirittura non gestibili». La presenza di Bodino in un mercato al 90% estero, con sedi operative in Inghilterra, Marocco, Svizzera, Danimarca ed Emirati Arabi «garantisce la possibilità di accedere a mercati importanti di solito preclusi alle realtà locali».

Ottenute tutte le certificazioni necessarie nel polo ex Stratex, entreranno in funzione sei reparti facenti capo a due linee produttive. La linea «storica del legno lamellare, in cui si possono produrre strutture di dimensioni fino a 40 metri di lunghezza e 2,5 di altezza, non raggiunte da altri in Italia, con una capacità produttiva di 7-8.000 metri cubi all’anno su un turno», spiega il direttore di stabilimento, Claudio Genero. E la linea dei «pannelli parete, pannelli solaio per la costruzione di edifici, fino a 12 metri e mezzo di lunghezza e 3,5 metri di altezza, anche in questo caso al top della produzione, con una capacità produttiva di 20.000 metri quadri all’anno su un turno lavorativo». 

Il fabbisogno energetico dello stabilimento sarà garantito da una linea di teleriscaldamento realizzata con una vicina centrale a biomasse da 2 megawatt, al posto di una caldaia di grandi dimensioni dismessa in questi mesi, all’insegna della sostenibilità ambientale. Sostenibilità ambientale ricercata da Bodino anche nella produzione: «abbiamo ottenuto la certificazione che garantisce che il legno arriva da foreste gestite in maniera sostenibile», ha aggiunto Genero. 

Al momento, Bodino ha già riassorbito 20 lavoratori dell’ex Stratex, «e ci sono grandi prospettive, non solo di occupazione ma anche di indotto. Queste linee porteranno commesse e investimenti dall’estero», ha concluso l’amministratore delegato Felici. 

«E’ un investimento molto significativo perché offre nuovamente una speranza alla comunità di tutta la Valle del But e porta investimenti non solo nella parte produttiva ma anche nello sviluppo strategico e dell’innovazione» ha dichiarato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, intervenendo all’inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo della Bodino. «Qui viene portata una visione, e in questa terra la nuova realtà troverà competenze e saperi», ha sottolineato Bolzonello, rimarcando la possibilità che questa nuova realtà produttiva offre alla popolazione per rimanere a vivere in montagna e contribuire allo sviluppo del territorio.