Ersa Friuli Venezia Giulia: 2.267 controlli su importazioni alimentari nel 2016

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FVG Paolo Stefanelli Direttore generale Agenzia regionale sviluppo rurale ERSA e Cristiano Shaurli
Stefenelli: «i controlli hanno riguardato per lo più sementi, agrumi, barbatelle di vite, frutta e caffè»

FVG Paolo Stefanelli Direttore generale Agenzia regionale sviluppo rurale ERSA e Cristiano ShaurliL’Ersa, agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia, ha effettuato nel 2016 controlli fitosanitari ed emesso 922 certificati sui prodotti importati, 2.267 sui prodotti esportati dalla regione e 186 per i prodotti riesportati verso Paesi extra Ue. Sono questi alcuni dei dati, illustrati a Udine dal direttore Paolo Stefanelli.

Per l’import i controlli hanno interessato soprattutto sementi di girasole, mais, agrumi provenienti dalla Turchia, e patate novelle dall’Egitto (controllate nel complesso 21.629 tonnellate); per l’export in primis le barbatelle di vite, seguite da legnami vari, frutta come la mela e i kiwi. Per il riexport, interessato soprattutto il caffè dal Brasile stoccato al porto di Trieste. 

Una delle principali attività dell’agenzia riguarda i controlli fitosanitari sui prodotti friulani da esportare al di fuori dell’Ue: «tra questi, il primo posto spetta ai prodotti del vivaismo viticolo – ha spiegato Stefanelli – dato che il Friuli vanta il 70% della produzione nazionale e il 40% mondiale di barbatelle. Ogni anno i controlli interessano circa 90-100 milioni di barbatelle». Nei controlli per lotta e sorveglianza fitosanitaria, nel 2016 sono stati raccolti e archiviati 6.762 record registrati in un archivio elettronico, oggetto di diagnosi visiva e di laboratorio. «Le segnalazioni raccolte dal 1994 al 2016 – ha detto Stefanelli – ammontano a 5.950, di cui 4.272 per perdite associate ad agenti biotici e 1.678 per danni da eventi meteorici»’.

Nei laboratori Ersa sono stati analizzati 710 campioni di cereali (mais, frumento, orzo) per la ricerca di micotossine, oltre a 100 campioni di neocotinoidi del mais sospettati di essere tossici per le api. Nel 2016 l’agenzia ha organizzato oltre un centinaio di incontri tecnici, tra visite in campo, convegni, corsi di formazione e informazione, seminari, ai quali hanno partecipato 5.900 persone. Per promuovere i prodotti agricoli e agroalimentari, ha partecipato l’anno scorso a oltre 50 eventi e fiere. Oltre 250 aziende hanno preso parte alle fiere del vino nazionali e internazionali. 

Il marchio “Aqua”, messo a disposizione dalla Regione per valorizzare i prodotti agroalimentari di qualità, conta ad oggi 34 concessionari, con centinaia di aziende interessate. Gli agriturismi sono in crescita: sono 658 in regione, con un +8% nel 2016, e aumentano anche gli operatori dell’agricoltura biologica, che a fine 2016 erano 802. Le fattorie didattiche riconosciute erano 111, le fattorie sociali 23.

«L’Ersa ha ritrovato autorevolezza ed è riuscita a fare capire al comparto agricolo e ai cittadini la sua importanza, essendo un grande investimento in termini di sostenibilità ambientale, servizio fitosanitario e attività di promozione dei prodotti – ha detto l’assessore regionale alle risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli -. Ersa è un investimento sulla sostenibilità ambientale con l’accompagnamento delle nostre aziende nei percorsi di lotta integrata, di sostegno al biologico, e per quel che riguarda la salute animale. Un grande investimento sul fitosanitario, sapendo che dobbiamo avere prodotti agricoli tracciati, sani, e anche affrontare nuove sfide».