In Friuli nasce la Banca Dati delle professioniste

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Udine. Nasce per promuovere la presenza femminile nei processi decisionali e di controllo, la Banca dati ProRetePA, che raccoglie i curricula delle professioniste che mettono la propria esperienza professionale al servizio della Pubblica Amministrazione. Si tratta di un progetto realizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Udine in collaborazione con il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

Venerdì 22 settembre 2017, dalle 15 alle 19, presso l’aula 3 della sede universitaria di Udine in via Tomadini 30/A, si terrà il primo evento formativo “Professioniste in rete” organizzato ‘in cordata’ dalle presidenti e delegate pari opportunità degli ordini professionali friulani per presentare le convenzioni nazionali legate al progetto ‘ProRete-PA’ (‘Professionalità in Rete per le Pubbliche Amministrazioni’).

La Banca dati rappresenta una buona prassi per rendere effettiva la legge sulla parità di genere c.d. Golfo – Mosca nelle partecipate pubbliche, attraverso una ricognizione sulle ‘quote di genere’ nei c.d.a. e nei collegi sindacali del Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo è quello di promuovere l’iscrizione delle professioniste nella banca dati alla luce delle convenzioni stipulate dagli Ordini Nazionali.

La seconda parte dell’evento sarà dedicata alle riflessioni, analisi, idee ed esperienze di diverso ambito, unite dal minimo comune denominatore di valorizzare la cultura di genere e contrastare le discriminazioni in ambito professionale.

«La realizzazione dell’evento è stata possibile grazie alla collaborazione e alla sinergia di soggetti differenti quali le presidenti e delegate pari opportunità degli Ordini dei Commercialisti, dei Consulenti del Lavoro, degli Avvocati, dei Notai, degli Ingegneri, degli Psicologi e del Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati, di Confprofessioni, del Dipartimento di Scienze Giuridiche e del Comitato Unico di Garanzia dell’Università degli Studi di Udine» ha affermato Marina Brollo, la quale, oltre ad essere Direttrice del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Udine, è una delle “madri” della Banca dati.