Alla viticoltura del Friuli Venezia Giulia 3,75 milioni in più dai fondi UE

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CS31 vigneto Maso Sette Fontane
La regione recupera i finanziamenti non spendibili da altre regioni grazie all’efficienza della capacità di spesa delle provvidenze dell’Ocm Vino

CS31 vigneto Maso Sette FontaneLa viticoltura del Friuli Venezia Giulia potrà contare su 3,75 milioni di euro in più di finanziamenti europei dell’Ocm Vino (che vanno ad aggiungersi agli iniziati 8,98 milioni) grazie all’incapacità di spesa delle altre regioni italiane.

«Aver ottenuto ulteriori finanziamenti rispetto alla dotazione iniziale per la misura Rrv (Riconversione e ristrutturazione vigneti) è un risultato straordinario che permetterà di soddisfare tutte le domande di contributo presenti nella graduatoria finanziata con i fondi 2017» commenta soddisfatto l’assessore regionale alle risorse agricole, Cristiano Shaurli: Così, il settore viticolo regionale per il 2017 avrà a disposizione una dotazione complessiva di 12,73 milioni di finanziamenti Ue dell’Organizzazione mercato comune vino. 

«Dimostrando al Ministero di essere pronti a utilizzare in tempi brevissimi i finanziamenti non utilizzabili da altre regioni nella misura Rrv – ha rilevato Shaurli – siamo riusciti a ottenere ulteriori risorse equivalenti a 300 ettari di vigneti in più che permetteranno di coprire le domande di tutte le 308 aziende viticole della regione in graduatoria. Decisiva, in un lavoro di squadra davvero brillante, si è rivelata la strategia di investire nella legge regionale di stabilità 80.000 euro per abbattere i costi delle fideiussioni nel caso non si fosse riusciti a ottenere i fondi europei per la ristrutturazione. Un intervento che ha incoraggiato e stimolato le nostre aziende e di cui vediamo ora i benefici». 

In totale verranno ristrutturati 817 ettari di vigneto, mentre si calcola che i finanziamenti europei rivolti alla misura mobiliteranno complessivamente investimenti per 18,14 milioni di euro. «Queste notizie – ha concluso Shaurli – fanno bene a un settore, quello primario, e viticolo nello specifico, in costante crescita e soprattutto con gambe sempre più solide grazie anche a una politica regionale ispirata a una strategia chiara sulle linee guida e insieme attenta ad ogni singola azione capace di dare sostegno e attivare dinamiche virtuose».