L’oleodotto Siot compie 50 anni e punta a nuovi record

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50 anni oleodotto TAl Ingolstadt da dx Dipiazza la presidente Serracchiani il presidente della Baviera Horst Seehofer il general manager della Tall Lilli e il presidente DAgostino
753 km da Trieste in Baviera, 55 milioni di investimenti e spese in anno 

50 anni oleodotto TAl Ingolstadt da dx Dipiazza la presidente Serracchiani il presidente della Baviera Horst Seehofer il general manager della Tall Lilli e il presidente DAgostinoL’Oleodotto transalpino della Siot (gruppo Tal), che parte da Trieste e dopo 753 chilometri arriva nel cuore dell’Europa, in Baviera, festeggia i 50 anni di attività e punta a nuovi record.

«Lo scorso anno abbiamo trasportato una quantità record di petrolio, 41,4 milioni equivale al 100% del fabbisogno della Baviera e del Baden-Wurttember, al 90% di quello dell’Austria e al 50% della Repubblica Ceca. Per il 2017 puntiamo a superare ancora i 41 milioni e a nuovi record, a cominciare a quelli legati alla sicurezza e agli investimenti», ha detto il presidente della Tal, Alessio Tilli, alla cerimonia per i 50 anni dell’oleodotto, a Ingolsttadt (Germania), alla presenza del primo ministro della Baviera, Horst Seehofer, della presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e dell’ambasciatore italiano in Germania, Pietro Benassi. 

«Superiamo le 5.000 ore di lavoro al giorno e non abbiamo avuto neanche un incidente o una perdita di prodotto e di questo primato sul piano della sicurezza siamo molto felici», ha aggiunto Tilli sottolineando che ogni anno il gruppo destina oltre 55 milioni di euro a investimenti e manutenzione degli impianti in Italia (per la maggior parte), Austria e Germania. Il gruppo Tal (consorzio transfrontaliero partecipato da alcune delle majors del settore petrolifero a livello mondiale: OMV, Shell, Eni, BP, Rosneft, ExxonMobil, C-Blue Limited, MERO, Phillips 66/Jet Tankstellen e Total) ha chiuso il 2016 con 140 milioni di euro di fatturato e 7 milioni di utile netto, con 218 dipendenti. Ogni anno trasporta l’equivalente del consumo italiano di greggio di nove mesi, facendo attraccare al terminale del porto di Trieste oltre 500 petroliere. Nei 50 anni di attività ha trasportato 1,4 miliardi di tonnellate di greggio, pari al consumo di petrolio di cinque anni di tutta l’Unione Europea o al consumo italiano di 20 anni. 

La Tal – ha sottolineato Lilli – è «la realizzazione concreta dell’idea di Europa. L’oleodotto é un’infrastruttura che permesso a Paesi dilaniati da una guerra durissima, di mettersi insieme in un’ottica europea per una crescita non solo economica, ma anche sociale e morale. E’ stato il frutto di visionari pragmatici di 50 anni e oggi è molto di più di quello che avevano immaginato, perché l’Europa è la risposta per lo sviluppo delle comunità. La Tal – ha concluso Lilli – è oggi un’impresa europea composta da dieci azionisti di nove Paesi, dalla Russia agli Stati Uniti». 

«Oggi – ha detto l’ambasciatore italiano in Germania, Pietro Benassi – celebriamo una ricorrenza italiana, tedesca ed europea. Il rischio maggiore che oggi corre l’Europa – ha aggiunto – é che sia considerata una conquista ovvia, ma ovvia non è perché, come dimostra la Brexit, può essere reversibile. Abbiamo davanti grandi sfide – ha proseguito – Italia e Germania, insieme alla Francia possono dare un grande impulso all’integrazione europea». 

«Quello di Trieste – ha detto il presidente dell’Autorità Portuale di sistema del Nord Adriatico, Zeno D’Agostino, in una tavola rotonda con Lilli, Michael Bucker, consigliere di amministrazione Bayern LB, e Ferdinand Neuwieser, Managing Director TUV Sud – è l’unico porto italiano con un mercato quasi interamente internazionale. Lavoriamo per Austria, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, ma anche Regno Unito e Scandinavia. Abbiamo conosciuto una grande crescita negli ultimi anni passando dai 4.500 treni del 2014 ai 9.000 con cui chiuderemo il 2017».

Alla cerimonia ad Ingolstadt ha partecipato anche il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza: «Trieste e il suo Porto hanno voltato pagina e hanno preso in mano le redini della propria crescita e sviluppo. Con la sdemanializzazione del Porto Vecchio, lo sfruttamento dei punti franchi e le strategie che si stanno attuando nel Porto commerciale stiamo correndo come non mai. Questo grazie alla grande intesa operativa che c’è tra Comune, Regione e Autorità di Sistema Portuale e che sta consentendo di ottenere importanti risultati nell’interesse di Trieste e del Friuli Venezia Giulia. Abbiamo ampi margini di crescita e su questa rotta stiamo andando con determinazione. E’ molto importante –ribadisce Dipiazza – festeggiare i 50 anni di attività della Tal, ma è ancora più importante pensare già a domani. Sono convinto che il nostro Porto ha tutte le carte in regole per diventare scalo di riferimento anche per questa parte della Germania. Siamo stati accolti con molta cordialità ed interesse verso il nostro Paese e soprattutto nei confronti di Trieste. Insieme alla Regione e all’Autorità di Sistema Portuale lavoriamo per creare condizioni favorevoli e opportunità. La Tal è un accreditato testimone di questo impegno ed il suo ruolo è strategico per l’approvigionamento energetico del Centro Europa».

Con l’oleodotto transalpino «Trieste è diventata il primo porto italiano e la Baviera ha registrato una forte accelerazione del proprio sviluppo industriale, contribuendo alla crescita europea» ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, secondo cui «l’oleodotto costituisce un caso emblematico di intervento infrastrutturale capace di creare un impatto che non è più solo a livello locale ma diventa di sistema. Italia e Germania, assieme, sono risultate vincenti e hanno tratto beneficio entrambe dalla capacità dei nostri territori di sviluppare innovazione e soluzioni logistiche avanzate». Serracchiani ha invitato la Baviera «a sfruttare ancora di più e appieno il porto di Trieste, non solo dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico ma anche da quello commerciale». 

«Trieste ha un porto bellissimo, un impianto gigantesco e di successo che costituisce per la Baviera l’accesso più veloce al mare» ha detto il presidente della Baviera, Horst Seehofer, indicando le linee si sviluppo della Baviera e le possibilità di ulteriore collaborazione con Trieste e il Friuli Venezia Giulia.