Brunetta: «iniziato il rinascimento in Veneto puntiamo a 20%»
«Grazie al nostro coordinatore regionale Paroli, perché la sua venuta nel Veneto è coincisa con il rinascimento nel Veneto» ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo a Padova alla presentazione degli Stati Generali del Veneto di Forza Italia.
«Prima parola chiave: “rinascimento” di Forza Italia – ha spiegato – che punta alle prossime elezioni politiche a prendere più del 20%. Ci sono già segnali di questo in tutto il territorio. Forza Italia sta tornando ad essere la Forza Italia che abbiamo conosciuto in tanti anni di successi, sta tornando quella delle origini. Forza Italia rivendica nella Regione la sua forza e la sua identità». Seconda parola chiave, per Brunetta, “Stati Generali”, «nel senso di portatori di interessi. Noi vogliamo, con appuntamenti mensili, dialogare con tutti i portatori di interessi. Vorrei mettere in cantiere una grande convention con organizzazioni di volontariato e no profit – ha concluso -. Noi vogliamo ritornare ad avere un dialogo serio e costruttivo con tutto questo mondo».
Brunetta si è soffermato anche sul prossimo appuntamento referendario per chiedere maggiore autonomia: «autonomia vuol dire sussidiarietà: non faccia il livello superiore di governo quello che può fare meglio il livello inferiore regionale. Non faccia lo Stato quello che può far meglio la Regione. Il primo punto degli “Stati Generali” del Veneto, per la sussidiarietà, è il referendum sul cosiddetto regionalismo differenziato, voluto da Forza Italia – ha spiegato -. Rivendichiamo questo referendum come il referendum di Forza Italia. Infatti, è una nostra strategia, vorremo estenderlo in tutta Italia, che sia il referendum di tutta Italia. Nel Nord abbiamo uno Stato invadente, ma per esempio al Sud lo Stato è assente». Le regioni del Mezzogiorno, secondo Brunetta, «potrebbero invocare lo stesso referendum per avere più Stato efficiente. Stiamo lavorando affinchè diventi un punto fondamentale del nostro programma per le prossime elezioni politiche».
Quanto alle elezioni politiche della prossima primavera, il capogruppo azzurro è ottimista: «il vento spira dalla parte del centrodestra e dalla parte di Forza Italia. Il nostro asso nella manica è sempre lui: Silvio Berlusconi. L’appuntamento finale è con le elezioni politiche che si terranno nel mese di marzo del 2018. Dobbiamo arrivare bene a quell’importantissimo appuntamento e prepararci a tornare al governo del Paese. Forza Italia forte nel Veneto, forte nel centrodestra, forte nel Paese».
Brunetta ha anche commentato il primo esito dell’iter di approvazione della nuova legge elettorale: «oggi in commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati, con il voto decisivo di Forza Italia, è stato approvato, con un primo via libera, il testo della nuova legge elettorale, altro punto importante verso le elezioni politiche del 2018. Sottolineo il ruolo determinante di Forza Italia uno dei partiti che ha voluto questa legge elettorale. Adesso speriamo di concludere i lavori in Aula a Montecitorio tra mercoledì e giovedì, per poi passare il provvedimento al Senato».
Che le possibilità di un buon risultato elettorale per Forza Italia siano più che fondate lo dimostra anche il ritorno alla “casa madre” di buona parte di quei parlamentari che negli anni scorsi erano usciti da Forza Italia: «nel 2013 Forza Italia aveva ottenuto 97 deputati, fino a pochi mesi fa si erano ridotti a 50, per alcune defezioni. Adesso il gruppo è tornato a quasi 60 parlamentari. Abbiamo in lista d’attesa altri 10 deputati. Forza Italia sta tornando attrattiva: tra tutti penso all’amico Costa, che si è dimesso da ministro e gravita nell’area di FI. Questi ritorni sono benedetti e apprezzati se sono in linea con i valori di Forza Italia. I voti di Alfano e Ap sono voti di Berlusconi e del centrodestra. Alfano vada pure con Renzi, tanto i suoi voti verranno tutti da noi. E’ in atto un profondo processo di ritorni, che noi guardiamo in maniera assolutamente positiva. Ovviamente con alcune selezioni, perché chi ha fatto del male non può tornare».