A Spresiano il primo impianto in Italia (e unico nel mondo) per riciclo pannolini per bambini, per incontinenti e femminili

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Iniziativa di Fater Spa (iniziativa paritetica fra Procter & Gamble ed il Gruppo Angelini) per recuperare il 100% del rifiuto producendo nuovi materiali ad elevato valore aggiunto

contarina spresiano impianto riciclaggio pannolini assorbenti faterChi ha avuto a che fare con i neonati sa quanti pannolini si consumino ogni giorno e quanto incidano non solo sul bilancio familiare, ma anche sulla quantità di rifiuti prodotti. Lo stesso chi ha a che fare con problemi di incontinenza adulta. Da oggi, però, i prodotti assorbenti non finiranno nella spazzatura, ma verranno riciclati e riutilizzati.

Succederà a Lovadina di Spresiano (Treviso), nel primo impianto su scala industriale al mondo in grado di riciclare il 100% dei prodotti assorbenti usati (pannolini per bambini, per l’incontinenza e assorbenti igienici femminili), trasformandoli in materie prime ad alto valore aggiunto come plastica, cellulosa e polimero super assorbente che potranno essere riutilizzati in nuovi processi produttivi. 

La tecnologia sviluppata e brevettata in Italia da Fater Spa, joint venture paritetica fra Procter & Gamble ed il Gruppo Angelini, renderà riutilizzabile – cui è andato il riconoscimento Legambiente di “Circular Economy Champion”, conferito direttamente dalla Commissione Europea – una categoria di prodotti sino ad ora non riciclabili. L’impianto, unico in Europa e nel mondo, ha come obiettivo quello di trattare, a regime, 10.000 tonnellate l’anno di prodotti assorbenti usati, così servendo una popolazione di circa 1 milione di persone. Sarà ubicato presso la sede di Contarina Spa, società che si occupa di gestione e di raccolta dei rifiuti in 50 comuni del bacino Priula.

I vantaggi ambientali iniziano con l’eliminazione dei prodotti assorbenti da discariche ed inceneritori, che evita emissioni equivalenti a quelle assorbite ogni anno da oltre 30.000 alberi. Se esteso a tutto il territorio nazionale, questo sistema industriale consentirebbe di ridurre le emissioni climalteranti prodotte ogni anno da oltre 100.000 automobili. Nell’impatto ambientale va considerato anche il ruolo del riciclo: da 1 tonnellata di rifiuti raccolti in maniera differenziata sarà possibile ricavare fino a 150 kg di cellulosa, 75 kg di plastica e 75 kg di polimero super assorbente, che potranno essere impiegati in nuovi processi produttivi restituendo dunque una nuova vita ai prodotti assorbenti usati. 

«L’impianto che inauguriamo oggi – spiega Giovanni Teodorani Fabbri, responsabile della divisione riciclaggio di Fater AHP – nasce dalle ricerche tecnologiche condotte da Fater dal 2008 e dalla collaborazione con Contarina, per raggiungere la piena efficienza industriale. Puntiamo all’industrializzazione del nostro processo di riciclo entro il 2018 e a breve installeremo un ulteriore impianto con ulteriori innovazioni in Olanda».

Già da ora sarebbe opportuno che i gestori locali del ciclo dei rifiuti si organizzassero per adottare la nuova tecnologia, adattando anche le metodiche della raccolta differenziata introducendo anche il sacchetto dei prodotti assorbenti per facilitare la separazione domestica e la successiva raccolta e trattamento, per evitare di buttare via materiali che hanno un valore economico oltre che ambientale.