Provincia di Trento, via libera all’Accordo di Programma con il ministero dello Sviluppo economico per il progetto “Veicolo digitale 2025”

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A Rovereto il laboratorio per il test dell’auto del futuro

automotiveL’auto del futuro, connessa, geo-localizzata e cybersicura, parte anche dal Trentino, in particolare dal polo della Meccatronica di Rovereto. Già compresa fra gli obiettivi centrali dell’ambizioso programma di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale elaborato da Fiat Chrysler Automobiles -FCA e dal centro ricerche CRF, oggetto la scorsa primavera di un protocollo d’intesa con il ministero dello Sviluppo economico-Mise, la Provincia di Trento, le regioni Piemonte, Campania e Abruzzo, è oggi parte dell’Accordo di programma sulla mobilità sostenibile il cui testo è stato approvato approvato dalla Giunta su proposta del vicepresidente Alessandro Olivi.

L’accordo individua le finalità del progetto e gli impegni a carico di ciascun partecipante. Il Trentino è coinvolto in una delle quattro attività fondamentali, quella ribattezzata “Veicolo connesso, geo-localizzato e cybersicuro VeGa”, in particolare il progetto esecutivo “Veicolo digitale 2025”, per un valore di euro 5.300.000 circa. Il cofinanziamento provinciale, contenuto nell’accordo, sotto forma di agevolazioni per attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, è pari a 705.000 euro.

Il progetto impegna FCA Italy e CRF a sviluppare tutta una serie di attività assieme ai soggetti pubblici e privati presenti in Trentino, dell’industria, della ricerca, e del sistema autostradale. «Il nostro interesse è duplice – sottolinea Olivi -: sia per le sue ricadute sul versante della mobilità sostenibile, settore a noi molto caro, sia per il coinvolgimento del nostro sistema delle imprese, in particolare di quelle afferenti al Polo della Meccatronica, oltre che delle nostre eccellenze scientifiche. Il prossimo passo sarà insediare a Rovereto, entro il 2018, un nucleo di persone che si occupino della sperimentazione di veicoli innovativi su strade digitali e di testare nuove iniziative sul versante della mobilità sicura. Il Trentino ha una straordinaria opportunità: diventare un territorio-leader in questo settore di punta dell’innovazione tecnologica, un referente a livello italiano ed europeo per chiunque progetti e sperimenti modalità nuove, sicure, intelligenti per muoversi, viaggiare, trasportare persone e merci».

L’Accordo di programma, che prevede in totale investimenti nei siti di Orbassano, Pomigliano d’Arco, Torino e Trento-Rovereto per quasi 157 milioni di euro, coinvolge uno dei principali assi portanti dell’intero comparto manifatturiero, quello dell’automotive, con un fatturato totale di 82,5 miliardi di euro, pari al 5,1% del Pil e investimenti in ricerca e sviluppo per circa 3 miliardi di euro all’anno. La filiera è composta da circa 3.200 imprese e gli addetti negli stabilimenti dei produttori e dei fornitori, pari a 1,2 milioni, incidono per circa il 10% sugli addetti nel settore in Europa. L’Italia è il settimo paese produttore di autoveicoli in Europa. Nel 2016 la produzione industriale del settore automotive ha registrato un aumento di circa il 9% rispetto all’anno precedente, attestandosi su 1,1 milioni di veicoli prodotti.