Energia: la giunta regionale veneta boccia impianti Gaiarine e Paese

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No richieste autorizzazioni cogenerazione per pirogassificazione 

pirogassificatoreLa Giunta regionale ha approvato due delibere, presentate dagli assessori all’ambiente, Gianpaolo Bottacin, e all’energia, Roberto Marcato, in cui sono state bocciate le richieste di autorizzazione degli impianti di cogenerazione mediante pirogassificazione, alimentati a biomassa, da realizzarsi nei comuni della Marca Trevigiana di Paese (per una potenza elettrica pari a 4,148 mW e potenza termica pari a 17,2 mW) e di Gaiarine (per una potenza elettrica pari a 2.074 mW e potenza termica pari a 8,600 mW).

«Dando seguito anche a quanto già espresso sia in sede di commissione tecnica regionale che nelle diverse conferenze di servizi – spiegano i due assessori -, abbiamo inteso avvalorare un parere non favorevole a tutela del territorio. Già in sede di collegato alla legge di stabilità 2017 avevamo voluto proporre una norma, purtroppo impugnata dal governo, in cui ponevamo una serie di precisi paletti all’autorizzazione di impianti energetici a biomassa, sottolineando che detti impianti potessero essere realizzati solo a determinate distanze dalle abitazioni e, se in area agricola, solo se proposti da agricoltori a titolo principale». 

Per Bottacin e Marcato «relativamente agli impianti di Gaiarine e Paese, avendo registrato i pareri tecnici negativi, una volta completata l’istruttoria degli uffici come Giunta abbiamo deciso quindi di confermare il diniego, anche se un supporto legislativo, che al momento manca a causa dell’impugnativa statale, ci avrebbe messo al riparo da sempre possibili ricorsi. Resta peraltro il dispiacere – concludono Bottacin e Marcato – per la mancanza di una norma generale, che noi avevamo proposto, con cui si intendeva frenare in maniera decisa la proliferazione degli impianti energetici, soprattutto quelli sopra i 1.000 kW. Anche senza una specifica norma tuttavia, come fatto ora per le situazioni di Gaiarine e Paese, noi continueremo a vagliare approfonditamente ogni singola situazione assumendoci se del caso la responsabilità di negare le autorizzazioni, perché per noi prima di tutto viene la salute dei cittadini e la sicurezza del territorio».