Il legno trentino ha la carta d’identità

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Grazie alla ricerca della Fondazione Mach è possibile certificare la provenienza con l’analisi dei rapporti isotopici 

legno trentino tronchi pregio astaDa oggi il legno trentino può vantare una carta di identità che consente di garantirne la tracciabilità geografica, quindi certificarne la provenienza. Questo grazie a un progetto di ricerca condotto dal centro di ricerca Fondazione Edmund Mach, con il finanziamento della Fondazione Caritro, i cui risultati sono stati presentati a Trento.

Si tratta del progetto “Treti” (Trentino Timber Isotopes), sull’origine geografica dell’abete rosso in Trentino, che ha previsto l’elaborazione di un metodo scientifico basato sull’analisi dei rapporti isotopici (serve a stabilire se oggetti chimicamente simili hanno provenienza diversa), già utilizzato per alcuni alimenti, in grado di identificare la provenienza, a livello di valle, del legname trentino. Questo allo scopo di incentivare una filiera corta, di valorizzare il prodotto locale e di avere la possibilità di controllo e di ispezione della provenienza geografica dal basso, ovvero dal consumatore finale. 

«Il campionamento – hanno spiegato i ricercatori Federica Camin e Yuri Gori – è stato effettuato in 150 siti, tra giugno 2015 e gennaio 2016. Grazie ai risultati di questo progetto sarà possibile valorizzare il prodotto e controllare se il legno dichiarato Trentino sia realmente locale, come già viene fatto grazie alle tecniche isotopiche anche per il vino, il formaggio e l’olio di oliva». 

Nel breve termine, i risultati del progetto potranno suscitare gli interessi delle associazioni di categoria e delle organizzazioni internazionali di certificazione forestale (Pefc e Fsc), che potranno includere il protocollo nei loro standard di conformità e sostenibilità di gestione forestale. Si pongono inoltre le basi per contrastare, nel prossimo futuro, il fenomeno dei tagli illegali, una pratica ancora diffusa tanto nei Paesi tropicali quanto in quelli dell’Europa orientale, i cui prodotti entrano impunemente nelle attuali filiere commerciali. 

Il ricercatore Fem Nicola La Porta ha poi evidenziato come negli anni la superficie forestale è cresciuta notevolmente, arrivando a coprire oggi il 63% del territorio trentino. L’attuale sistema di certificazione delle risorse legnose in Trentino riguarda le modalità di gestione: con questo nuovo metodo si creano dunque le condizioni per potere verificare anche l’origine, gettando le basi per una certificazione di tipo geografico.