Mercato auto Europa 2017: in tutti i paesi crescita positiva

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122017 UE EFTA Mercato auto 2
Nell’anno immatricolati 15.631.687, +3,4% sul 2016. Il calo delle immatricolazioni Diesel fa crescere l’inquinamento di CO2

122017 UE EFTA Mercato auto 2Con un giorno lavorativo in meno, dicembre si è chiuso con – 4,9% di nuove automobili vendute: nei 28 paesi Ue+Efta sono state immatricolate 1.136.552 unità e tutti i principali paesi hanno chiuso il mese in negativo, con la sola eccezione della Spagna. Il dato non ha comunque influito sul buon risultato raggiunto durante il 2017, in crescita del 3,4% rispetto al 2016 con un totale di 15.631.687 immatricolazioni.

Fatta eccezione per il Regno Unito, segnato da nove mesi consecutivi di cali, tutti i principali mercati europei hanno registrato una crescita: tra gli altri spiccano le performance di Italia (+7,9%, 1.970.497 immatricolazioni) e Spagna (+7,7%).

Nel 2017, oltre la metà delle vendite di auto in Italia ha riguardato vetture diesel (+7% rispetto al 2016), mentre le auto a benzina, in crescita del 5%, rappresentano il 32% del mercato. Le auto ad alimentazione alternativa hanno conquistato l’11,7% del mercato (+24% sui volumi del 2016), così composto: 6,5% di auto a benzina-gpl; 1,7% di auto benzina-metano; 0,1% di auto elettriche; 3,4% di auto ibride (incluso plug-in). I volumi delle auto ad alimentazione alternativa fanno dell’Italia il primo mercato ad alimentazione alternativa dell’Europa e il secondo mercato dopo la Norvegia per quota sul proprio mercato. Le vendite di auto ibride (escluso plug-in) sono state 63.000, in aumento del 71%: l’Italia è diventata anche il terzo mercato di auto ibride (escluso plug-in) in Europa. Il calo delle vendite di auto Diesel ha fatto virare verso l’alto il tasso d’inquinamento da CO2.

Esaminando l’andamento dei singoli gruppi, FCA chiude dicembre con una contrazione delle vendite pari al 16,1%, ma tiene sui 12 mesi registrando una crescita del 5,2% con 1.044.714 nuove automobili. Fiat, che il mese scorso si è fermata a 43.360 auto vendute (-20,1%), ha concluso l’anno con 779.534 immatricolazioni (+4,5%), mentre la Jeep ha totalizzato una crescita sull’anno del 3,5%, con 108.655 unità, con una spinta più forte nel mese di dicembre (+11,8%). L’anno è andato molto bene anche per l’Alfa Romeo, che rispetto al 2016 ha venduto il 29,5% in più di vetture (85.691), nonostante la frenata di dicembre (-7%, 5.727). Meno brillante il risultato di Lancia, che nel 2017 perde il 9,6% delle immatricolazioni rispetto all’anno precedente (-29,6% a dicembre, 3.152).

Il calo delle vendite di dicembre si fa sentire sui risultati di Volkswagen e Daimler, mentre tiene il segno più BMW. Il gruppo Volkswagen perde il 4,5% rispetto a dicembre 2016 (vendendo 268.157 unità): un dato che lo porta a chiudere l’anno con una crescita del 2,1%, pari a 3.717.566 vetture vendute. A dicembre, solo la spagnola Seat riesce a crescere: con 28.735 immatricolazioni registra +7,1%. Negativo, rispetto a dicembre 2016, il risultato conseguito da tutti gli altri marchi, a partire da quello principale, Volkswagen, che registra -4,8%, seguito da Audi -9,5%, Skoda -3,2% e Porsche -8,5%. 

Il gruppo Daimler totalizza 69.957 immatricolazioni a dicembre, chiudendo il mese in negativo (-8,3%). Buono il bilancio su base annua: 992.528 esemplari per una crescita del 5%, sostenuta soprattutto da Mercedes-Benz, che a dicembre chiude le vendite a -7,7%, mentre Smart a -12,9%.

BMW Group resiste al calo di dicembre con una crescita del 5,7% (con 91.281 immatricolazioni), grazie alla buona performance di entrambi i marchi: 71.598 nuove BMW, per una crescita del 4,5%, e Mini, con 19.683 vetture, +10,2%. Il risultato del gruppo sui 12 mesi è pari a +1% (1.042.580 immatricolazioni).

Non si arresta la crescita di PSA, che con le 58.021 vetture del marchio Opel raggiunge le 170.722 unità vendute nel mese di dicembre, dato che vale un incremento del 60,7% rispetto allo stesso mese del 2016. Crescono Peugeot, 71.646 unità e +9,8%, e Citroën, 37.722 vetture e +1,6%, mentre chiude in negativo DS, -13,6% a 3.333 unità. In generale l’anno termina con un bilancio positivo: 1.885.553 automobili, pari al 28,1% in più di immatricolazioni. Il gruppo Renault perde quota a dicembre e totalizza il 4,6% in meno delle immatricolazioni vendendo 143.823 nuove unità. In calo il marchio principale, -9,5%, mente portano il segno più Dacia e Lada (rispettivamente +9,7% e +9,6%.). Guardando ai 12 mesi il gruppo segna una crescita complessiva del 6,7% a quota 1.628.472 contratti.

Anno di transizione il 2017 per Ford. Mentre dicembre chiude con una diminuzione delle vendite del 6,7%, il 2017 segna un lieve calo dello 0,3% (con 1.031.957 nuove auto). Un risultato percentuale analogo, seppure diverso nei numeri assoluti, a quello con cui chiude l’anno il gruppo Jaguar Land Rover (221.039 automobili vendute), per il quale il mese di dicembre non è stato brillante (-9,3%), con Land Rover che segna -7,6% e Jaguar -12,7%.

Dicembre in calo anche per il gruppo Toyota (-4,2%, 50.784 unità), senza influire però sulla sulla crescita annua del 12,4% (717.849 unità), risultato secondo tra i grandi gruppi solo a PSA. Sui 12 mesi si nota la crescita del marchio principale (+13,4%), mentre Lexus resta indietro (-0,7%, 44.339). L’anno si chiude bene per Nissan (566.191 automobili, +2,8%, nonostante il tonfo del 10% a dicembre), Hyundai (+3,5%, 523.258), Kia (+8,5%, 427.125) e Suzuki (+20,7%, 244.877). In perdita invece Mazda (-2,2%), Honda (-11,8) e Mitsubishi (-2,5). 

Nonostante l’incremento modesto, il risultato dell’anno appena concluso resta soddisfacente, secondo il presidente del centro studi Promotor, Gian Primo Quagliano «in un mercato automobilistico mondiale decisamente effervescente, l’Unione Europea ha registrato una crescita importante se si considera la dimensione del mercato. Per il futuro le prospettive si confermano positive. Da una parte, spiega Quagliano, per via della diffusione dell’automobile nei paesi di recente e relativamente recente motorizzazione, dall’altra per la domanda di sostituzione in quelli economicamente avanzati».