Ponti sul Po, 35 milioni di euro per metterli in sicurezza dalla Conferenza delle Regioni

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23,2 milioni destinati all’Emilia Romagna (gli altri in Lombardia e Piemonte)

ponte poLa Conferenza delle Regioni ha assegnato 35 milioni di euro, ratificati dalla Conferenza unificata Stato-Regioni, per mettere in sicurezza numerosi ponti sul fiume Po, compresi 23,2 milioni per 4 infrastrutture in Emilia-Romagna (gli altri in Lombardia e Piemonte).

Vengono così finanziati al 100%, vista l’emergenza, due interventi con 6 milioni ciascuno: il ponte fra Colorno (Parma) e Casalmaggiore (Cremona), con la Provincia di Parma soggetto attuatore; e il Ponte Verdi tra le province di Parma (soggetto attuatore) e Cremona (rpt Cremona). Assegnati poi 3,7 mln per il ponte Dosolo-Guastalla tra le province di Reggio Emilia (soggetto attuatore) e Mantova; e 7,5 per quello a Castelvetro tra le province di Piacenza (soggetto attuatore) e Cremona. In questi ultimi due casi il finanziamento è proporzionale ai lavori stimati per la messa in sicurezza e copre il 75% dei costi (sul rimanente, la Regione è pronta a fare la sua parte con fondi propri). Lavori al via entro 12 mesi. 

«Grande soddisfazione» dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini e dall’assessore ai trasporti, Raffaele Donini, e dal presidente dell’Upi Emilia-Romagna, Giammaria Manghi, presidente della Provincia di Reggio Emilia. «Si tratta – rilvano Bonaccini e Donini – di interventi su ponti strategici per i collegamenti tra le regioni, la viabilità e il trasporti delle merci, da tempo attesi nei territori delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, che hanno ricadute importanti sul lavoro delle imprese e sulla vita delle comunità. Un risultato – spiegano – raggiunto attraverso l’efficace collaborazione con il Governo e le altre Regioni interessate, con l’obiettivo primario di risolvere situazioni dalle ricadute pesanti per cittadini, aziende e lavoratori. Come Regione – concludono – siamo disponibili a coprire la differenza per i due ponti nel Reggiano e nel Piacentino, in accordo con la Regione Lombardia». 

«Per i nostri territori – sottolinea Manghi – si tratta di un’ottima notizia perché consentirà di effettuare lavori fondamentali per la sicurezza di infrastrutture strategiche e per i cittadini che quotidianamente le utilizzano».