Ferrari vola del 34% l’utile netto del 2017

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Stima ricavi 2018 oltre 3,4 miliardi (+10%). Il titolo festeggia in Borsa

ferrari gct4lussoFerrari auto continua a macinare utili e la Borsa ha festeggiato con il titolo che ha chiuso in rialzo del 7,46%, toccando quota 103,2 euro, vicino al massimo storico di 103,8 del primo novembre dell’anno scorso. 

Per la Casa di Maranello, il 2017 è stato un altro anno record che realizza un utile netto di 537 milioni di euro, in crescita del 34% rispetto al 2016 (+26,4% quello adjusted), mentre l’ebit adjusted supera il traguardo di 1 miliardo, con due anni di anticipo sul business plan. Agli azionisti sarà distribuito un dividendo di 0,71 euro per azione ordinaria, per un totale di 134 milioni di euro. 

«E’ stato un buon anno. Sono felice del punto in cui siamo arrivati, siamo assolutamente convinti che questi risultati saranno durevoli», commenta il presidente e amministratore delegato, Sergio Marchionne, sottolineando come tutti gli obiettivi indicati al momento dell’Ipo della casa di Maranello sono stati raggiunti in anticipo. Per il 2018 la Ferrari prevede oltre 9.000 consegne, incluse le supercar, ricavi netti superiori a 3,4 miliardi, un ebit adjusted di 1,1 miliardi, indebitamento industriale netto inferiore a 400 milioni e spese in conto capitale pari a 550 milioni di euro. L’indebitamento, che a fine 2017 è sceso di 180 milioni a 473 milioni di euro, sarà azzerato non più tardi del 2021, mentre l’ebitda sarà di 2 miliardi di euro e il free cash flow industriale di 1,2 miliardi di euro non oltre il 2022. 

Dopo averla inizialmente Marchionne punta deciso sull’elettrico: questo è «un periodo molto interessante nello sviluppo dell’ibrido» e garantisce che Ferrari sta proseguendo sui piani. «Se ci sarà una supercar elettrica – ribadisce come aveva già spiegato a Detroit – i primi a farla saremo noi e avrà le caratteristiche di una Ferrari». 

Le consegne nel 2017 sono state 8.398, oltre 380 in più dell’anno precedente (+4,8%). I ricavi netti ammontano a 3,4 miliardi, in aumento del 10% (+11,2% a cambi costanti). Un risultato trainato da un aumento del 25,1% delle vendite dei modelli più costosi, quelli spinti dai motori a 12 cilindri (V12), in particolare la GTC4Lusso e la 812 Superfast, mentre quelle dei modelli a 8 cilindri (V8) sono state in linea con l’esercizio precedente. Nella regione Emea, dove la crescita è di quasi il 4%, Francia, Italia e Regno Unito hanno messo a segno un incremento a due cifre. Le Americhe sono cresciute del 4,6% e la regione Asia Pacifico del 12,3%. Cina, Hong Kong e Taiwan, su base aggregata, sono rimaste sui livelli dell’anno precedente a causa del rallentamento registrato a Hong Kong, dopo la decisione di Ferrari di concludere la collaborazione con il distributore nel 2016 (il nuovo è diventato pienamente operativo nel terzo trimestre 2017).