Per la rassegna “Jazz’About” a Rovereto arrivano le leggende James Senese e Napoli Centrale

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James senese Napoli Centrale
La leggenda della musica all’Auditorium “Melotti” giovedì 8 marzo. A seguire, l’aftershow di Dj Ralf

Per la rassegna “Jazz’About”, il Centro Servizi Culturali S. Chiara porta a Rovereto una vera leggenda della musica. Una storia che nasce nel lontano 1975, quella di James Senese e Napoli Centrale, che giovedì 8 marzo (ore 21.00) saranno protagonisti all’Auditorium “Fausto Melotti”.

Una storia nata subito con un piglio iconoclasta e molto particolare: politicamente impegnata, ma al tempo stesso musicalmente raffinatissima. Unire il jazz “elettrico” di Miles Davis e dei Weather Report col folk partenopeo più combattivo, per arrivare a cantare di emigrazione, povertà, sfruttamento, ma anche di profondo orgoglio: questa la sfida. Un’avventura artistica che si è intrecciata anche con quella di Pino Daniele (nel 1977, ancora semisconosciuto, quest’ultimo verrà chiamato da Senese ad entrare nell’organico di Napoli Centrale come bassista), gettando i semi per una delle più incredibili stagioni della musica italiana, dove lo spirito del funk e Napoli si sono incontrati in maniera unica.

Istrionico, trascinatore, ma al tempo stesso strumentista di grande livello; sorridente, comunicativo, ma con un occhio sempre teso ai temi dell’impegno e dell’indignazione contro le storture e le ingiustizie della società contemporanea: James Senese è veramente un personaggio più unico che raro nel campo della musica italiana. Si è ritrovato ad attraversare diversi decenni riuscendo sempre a risultare tanto combattivo quanto attuale. Gli ultimi riconoscimenti sono infatti recenti (nel 2016 ha vinto il Premio Tenco con “O’ Sanghe”, premiato come miglior album in dialetto), l’attività dal vivo instancabile, soprattutto negli ultimi anni, con la band definitivamente riformatasi – oggi con Gigi De Rienzo al basso, Ernesto Vitolo alle tastiere, Agostino Marangolo alla batteria. Un pezzo di storia, ma anche una scheggia vibrante del presente: la forza e l’urgenza espressiva dell’ensemble sono intatte, e suonano oggi più intense (ed importanti) che mai.

Un discorso simile si può fare per Dj Ralf, autentica leggenda nel campo della club culture italiana. Pioniere assoluto della musica house, dal background musicale vastissimo (tra rock e sperimentazione, con una palestra nelle radio libere e nelle discoteche rock degli anni ’70), è fin dalla fine degli anni ’80 uno dei dj italiani più conosciuti e carismatici al mondo. Di lui sono incredibili due cose: la capacità di essere perfettamente al passo coi tempi (il suo infatti è un pubblico fatto prima di tutto di ventenni e trentenni, che hanno assoluta adorazione per lui), l’umanità e l’intensità emotiva che mette in ogni singola serata dietro la console. Con Ralf la musica dance è un excursus nelle ultime novità techno e house inglesi o tedesche più underground inframmezzate da riferimenti colti (recitati di Linton Kwesi Johnson o dei Last Poets), perle funk-soul anni ’70, momenti “cosmici” legati al kraut rock. Un artista totale.