Regione e Prefetture rafforzano l’azione di prevenzione e contrasto delle infiltrazioni criminali e mafiose in Emilia-Romagna

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Bonaccini: «per noi la legalità è un valore irrinunciabile». Piantedosi: «continua il nostro impegno nella costruzione di una cultura della legalità, destinata a creare maggior sicurezza, condivisa, partecipata e integrata».

«Un’intesa molto importante, per mettere in campo ancora più controlli. Un ulteriore passo in avanti per contrastare in Emilia-Romagna ogni tentativo di infiltrazione criminale e mafiosa negli appalti pubblici, nei servizi e forniture, allargando il raggio d’azione anche all’attività urbanistica e in edilizia, compresa quella privata» ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

«Questo Protocollo, che definisce nuove misure e più forti, rafforzando la collaborazione fra la Regione e le Prefetture – dice Bonaccini – rappresenta senza dubbio una buona pratica confermando che la legalità è per noi un valore irrinunciabile».

Al convegno “Buone pratiche e impegni per la legalità” organizzato dalla Regione, sono stati presentati i contenuti del Protocollo d’intesa per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, servizi e forniture e nell’attività urbanistica ed edilizia, firmato pochi giorni fa dal presidente della Regione e da tutti i prefetti dell’Emilia-Romagna in Prefettura a Bologna.

Grazie alla nuova intesa, è migliorato lo scambio di informazioni e dati fra prefetture e pubbliche amministrazioni, estesi i controlli antimafia anche alle imprese esecutrici dei lavori, con l’arrivo di misure di prevenzione e contrasto anche nel settore dell’edilizia privata, a partire dalla regolarità contributiva, la sicurezza nei cantieri e la tutela del lavoro. Inoltre, sarà importante la definizione condivisa di prassi amministrative e clausole contrattuali che assicurino più elevati livelli di prevenzione delle infiltrazioni criminali.

«Abbiamo rinnovato, rafforzandolo, un protocollo che ci ha consentito di affrontare anche la ricostruzione post sisma 2012 tenendo ben salda la barra della legalità – ha sottolineato Bonaccini – e che dà continuità all’obiettivo di elevare la sensibilità culturale del territorio e dei suoi protagonisti rispetto al contrasto di tutte le mafie. Questo Protocollo ci vede tutti impegnati in un’unica direzione affinché il sistema sia più efficiente e all’altezza nel rispondere alle esigenze della società, delle imprese e dei cittadini».

«Quello sottoscritto – sottolinea il Prefetto di Bologna, Matteo Piantedosi – è un protocollo insieme di legalità e di responsabilità, perché pone al centro le questioni dello sviluppo, del lavoro e della prevenzione antimafia. Sono temi cruciali per confermare i già lusinghieri risultati raggiunti dal sistema economico emiliano-romagnolo, definendo, nel contempo, un sistema coeso di tutela, al quale sono chiamati a cooperare le diverse componenti sociali ed istituzionali. Continua l’impegno di questa Prefettura nella costruzione di quella cultura della Legalità, che nelle sue varie declinazioni è destinata a creare un maggior livello di sicurezza, condivisa, partecipata e integrata. Una Legalità non raccontata, ma praticata della quale trasparenza, lealtà e correttezza devono rappresentare i principi cardine dell’azione amministrativa negli appalti pubblici».

La collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e le prefetture emiliano-romagnole è stata attivata per la prima volta nel novembre 2010 attraverso la sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa e della criminalità organizzata nel settore degli appalti e delle concessioni di lavori pubblici”, ripreso nel marzo 2012 con il “Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e le Prefetture-Utg dell’Emilia-Romagna per l’attuazione della Legge regionale 11/2010” .