Assemblea degli albergatori trentini Asat per rilanciare il turismo trentino

Criticata la gestione e la promozione di Trentino Marketing. Battaiola: «applicare regole uguali per tutti gli operatori del turismo». Ribadita la contrarietà all’imposta di soggiorno. 

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Assemblea annuale a Molveno degli albergatori dell’Asat per fare il bilancio della stagione trascorsa e valutare le azioni per il rilancio del turismo trentino alla quale hanno partecipato numerosi rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali.

Dopo i saluti delle autorità, è toccato al presidente dell’Asat, Giovanni Battaiola, insieme alla Giunta esecutiva, al Consiglio direttivo e alla struttura operativa guidata dal direttore Roberto Pallanch, fare il punto della situazione sulle attività svolte, soffermandosi soprattutto sulle aspettative degli albergatori e del turismo trentino, anche in vista delle prossime elezioni provinciali di ottobre, per le quali si faranno delle proposte sulla base delle istanze delle sezioni territoriali.

Aspettative, proposte e legittimi interessi che il presidente dell’associazione, ha tenuto a precisare, devono essere visti in un’ottica di sistema. «Quando parliamo di turismo – ha evidenziato Battaiola – intendiamo rappresentarlo come sistema, ossia come un insieme di attori con caratteristiche diverse e nello stesso tempo complementari. Ci piace pensare che “sistema turistico” significhi lavorare ognuno al meglio nel proprio ambito, ma con una comune e condivisa strategia di approccio al mercato».

In questo senso, ha aggiunto il presidente degli albergatori, «il sistema turistico deve essere consapevole delle sua importanza, rendendosi necessaria anche una filiera di scelte e azioni coerenti e conseguenti da parte delle istituzioni provinciali, dei comuni, del sistema formativo e delle parti sociali».

In quest’ottica, l’associazione ha cercato di costruire, anche in collaborazione con Federalberghi, un rapporto positivo di conoscenza, di confronto e di proposta con le istituzioni politiche e amministrative, perseguendo questo obiettivo in sede provinciale e nazionale.

Collegato al tema delle istituzioni, è stato forte l’invito di Battaiola a sostenere l’Autonomia del Trentino, patrimonio storico, politico e istituzionale, di cui tutti devono farsi carico, nella consapevolezza che il miglior modo per difenderla è di farla funzionare bene, con sobrietà, efficienza e oculato uso delle risorse. «Un’Autonomia che funziona – ha spiegato il rappresentante degli albergatori – è un valore aggiunto che può essere valorizzato anche a fini promozionali con i nostri ospiti di oggi o con chi lo diventerà domani».

E proprio sul domani Battiola si è soffermato a lungo, evidenziando «gli interventi che si rendono necessari per lo sviluppo del settore del turismo, di cui gli alberghi e le altre imprese ricettive sono attori principali, interpretando e, spesso, anticipando le tendenze del mercato, per creare ricchezza e occupazione, facendo da volano anche per gli altri settori economici». In questo senso diventa strategico il sistema dell’organizzazione e della promozione turistica, intervenendo su alcuni temi, come l’imposta di soggiorno, per la quale l’Asat ha ribadito la sua contrarietà, pur rilevando il riversamento totale della stessa alle Apt.

«Ma a questo riguardo riteniamo doveroso ribadire che la tassa di soggiorno debba essere applicata anche agli appartamenti privati, per i quali è stata scelta la strada di un’imposta di tipo patrimoniale. Crediamo che questo problema, ancor prima di essere di tipo economico e finanziario, riguardi l’applicazione di regole uguali per chi opera nel mercato turistico» ha evidenziato Battaiola. Il quale ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo della politica turistica di questi anni, evidenziando, tuttavia, alcune criticità che devono essere affrontate: la gestione di Trentino Marketing, per la quale l’Asat chiede l’istituzione e la presenza in un Consiglio di amministrazione di propri rappresentanti per incidere e portare un contributo di idee, di condivisione e responsabilizzazione delle scelte; la necessità di ripensare l’organizzazione delle Apt territoriali che devono assumere le funzioni di agenzie di territorio per il coordinamento delle azioni turistiche, sganciandosi da logiche politiche e dai limiti imposti da rigidi confini amministrativi che in taluni casi ne condizionano l’azione.

«Le Apt devono essere vincolate alle strategie e agli obiettivi definiti nel piano strategico provinciale – ha detto Battaiola – e a tale scopo devono essere vincolate anche le risorse messe a loro disposizione nel contesto di obiettivi condivisi e coerenti».

Nella relazione del presidente si è posta particolare attenzione alla politica sindacale dell’Asat, con azioni condotte in sede provinciale e nazionale anche tramite Federalberghi, a cui è stata espressa stima per il lavoro svolto e la costante collaborazione. È stato evidenziato, inoltre, il valore sociale del welfare che, se opportunamente pensato ed applicato, può costituire uno strumento di gestione delle crisi di mercato e occupazionali, nonché di sostegno dei consumi.

«Tuttavia – ha detto Battaiola a questo riguardo – si deve fare un ulteriore passo verso una valutazione dell’efficienza e dell’efficacia degli strumenti di welfare con riferimento agli obiettivi che si vogliono raggiungere. Forse si dovrebbe anche procedere a una semplificazione e riduzione degli strumenti, nell’ottica della semplificazione legislativa, amministrativa e regolamentare».

In questo contesto, secondo l’Asat, s’inserisce bene il tema della contrattazione territoriale, come luogo e strumento per raggiungere una pluralità di obiettivi, tra i quali quello di risolvere o almeno attenuare il problema della scarsa disponibilità di lavoratori. In questo senso la stessa associazione ha costituito al proprio interno un gruppo di lavoro incaricato di approfondire le tematiche legate alla contrattazione territoriale e per avviare un confronto con le parti sindacali.

Il presidente nella sua relazione ha altresì ribadito il particolare impegno dell’associazione verso l’accrescimento della cultura manageriale e gestionale delle imprese, attraverso l’offerta di opportunità formative e consulenziali per rendere più agevole il rapporto con il mercato turistico, considerando strategico l’obiettivo della digitalizzazione sia delle stesse imprese, sia del sistema turistico nel suo complesso.

«Digitalizzazione – ha fatto presente Battaiola – che richiede come presupposto necessario un’infrastruttura in fibra performante che, ad oggi, appare accessibile solo ad alcuni territori».

E proprio sulle infrastrutture per il turismo e per il Trentino si è soffermato in modo particolare l’analisi del relatore che auspica un sistema di trasporto moderno, all’altezza dei paesi del nord Europa, che valorizzi e tuteli la componente ambientale del nostro territorio e che sia ecosostenibile.

«Servono infrastrutture fisiche e immateriali – ha spiegato il presidente – accessi rapidi al territorio, nonché un sistema di mobilità esteso con connessioni e scambi cadenzati tra i vari mezzi. E questo non solo nell’interesse degli ospiti, ma anche dei cittadini trentini. Questi aspetti presentano criticità che vanno affrontate in modo deciso e per le quali vanno trovate le necessarie risorse economiche e finanziarie, anche a livello europeo e all’interno del bilancio provinciale».

Battaiola si è infine soffermato sul rapporto tra le imprese e il sistema formativo, proponendo l’istituzione di una giornata del turismo, durante la quale le imprese alberghiere diventino oggetto di visita da parte dei ragazzi e delle ragazze e degli insegnanti di tutte le scuole e non solo degli istituti professionali. Scuole che dovrebbero prevedere nei programmi un approfondimento sul turismo nei suoi aspetti economici, culturali, sociali.