Alto Adige: disponibili 6 milioni di incentivi provinciali per le micro e piccole aziende

Accolta la proposta CNA-SHV: più punti alle ditte dei centri urbani. 

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Sei milioni di euro di incentivi a disposizione delle micro e piccole imprese dell’Alto Adige, messi a disposizione dalla Provincia con un bando che prevede la presentazione digitale delle domande entro il 30 giugno, con l’esame delle pratiche in estate e la stesura della graduatoria con gli assegnatari degli incentivi entro settembre.

Le novità sono state illustrate dalla CNA-SHV. Günther Schwienbacher, direttore dell’associazione, ha spiegato che «grazie alla proposta di CNA-SHV, accolta dalla Provincia, è stato inserito nel bando anche un criterio premiale per le aziende di centri che hanno un tasso di disoccupazione ed una morìa di aziende di almeno 2 punti percentuali superiori alla media provinciale, compensando così i punteggi maggiorati assegnati alle ditte delle zone svantaggiate».

Il funzionario provinciale Bruno Fontana ha ripercorso le tappe che hanno portato all’erogazione degli incentivi a bando: «la Giunta provinciale ha cambiato il sistema dei contributi che era ormai insostenibile, con erogazioni che, ad esempio nell’artigianato, avvenivano 3 anni dopo la presentazione della domanda. Finiremo di smaltire l’arretrato nel 2019. Nel frattempo, nel 2017, abbiamo riavviato un canale di incentivi per le piccole imprese, ma non più a pioggia, bensì a bando e quindi assegnabili solo grazie ad una graduatoria di merito».

I criteri del bando prevedono l’erogazione d’incentivi per l’installazione di un nuovo stabilimento, l’ampliamento di uno stabilimento esistente, la diversificazione della produzione, la trasformazione del processo produttivo. Sono ammessi a contributo: arredamenti, hardware, software funzionale, macchinari e impianti, macchine operatrici e attrezzature. Non sono ammessi: beni immobili, veicoli per trasporto persone ad eccezione di taxi e agenti di commercio, beni mobili usati, oggetti preziosi e opere d’arte, scorte di magazzino, materiale pubblicitario, operazioni di lease-back, campionari merce o merce oggetto di noleggio. Gli investimenti devono essere effettuati nel 2018: ordine d’acquisto, consegna e fattura nel 2018; oppure ordine di acquisto e acconto nel 2018 e consegna nel 2019; oppure ordine di acquisto, acconto e consegna nel 2018 e fattura nel 2019.

I 6 milioni a disposizione per aziende dei settori industria, artigianato, commercio e servizi sono così ripartiti: 2,5 milioni per imprese fino a 9 addetti; 2,5 milioni per imprese fino a 49 addetti; 1 milione per i settori commercio e servizi. Sono ammessi investimenti tra 20.000 e 500.000 euro.

«I criteri utilizzati per il bando 2018 – ha spiegato Fontana – sono stati modificati in virtù dell’esperienza maturata nel 2017 e delle proposte delle associazioni di categoria». Adesso il punteggio massimo di 110 punti prevede 10 punti per nuove imprese, 10 per imprese femminili, 10 punti cumulabili fino a 30 per chi possiede determinate certificazioni, compresa quella di maestro artigiano, 15 punti per progetti di crescita, 15 per le imprese in zone strutturalmente deboli e 15 per le imprese dei centri con problemi di disoccupazione e morìa di aziende, 30 punti per “imprese 4.0” o con progetto di R&S o impiego di cubatura esistente inutilizzata, oppure commercio in quartieri periferici delle città.