Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e Unindustria Treviso rafforzano la collaborazione tra imprese artigiane e industriali

Obiettivo potenziare la filiera della fornitura che coinvolge 11.000 imprese artigianali e 2.200 industriali per assecondare la metamorfosi produttiva del NordEst. 

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Oltre 11.000 imprese artigiane e Pmi alle quali sommare altre 2.200 aziende industriali  che contano complessivamente 125.000 addetti: questi i numeri che sostanziano la forza delle principali associazioni di categoria trevigiane, Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e Unindustria Treviso che a Palazzo Giacomelli hanno sottoscritto un accordo di collaborazione e condivisione di iniziative per le imprese del territorio.

I presidenti Maria Cristina Piovesana (Unindustria) e Vendemiano Sartor (Confartigianato) hanno firmato il documento alla presenza dei direttori delle rispettive associazioni, Giuseppe Milan e Valeria Maggiolo.

L’accordo deriva dalla premessa che l’economia della Marca è storicamente caratterizzata da un capitalismo diffuso e personale che ha dato vita a distretti, filiere e comparti che rappresentano l’elemento di originalità sul quale si è sviluppata la crescita economica e sociale del Veneto e, in particolare, del territorio trevigiano.

Il NordEst sta vivendo una profonda metamorfosi, che impone al sistema delle imprese e al loro associazionismo di essere parte attiva in un consapevole processo di rinnovamento e di riposizionamento competitivo che superi corporativismi e antagonismi.

Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e Unindustria Treviso hanno valutato e condiviso l’opportunità di avviare iniziative comuni che, fermo restando il diverso perimetro della rispettiva rappresentanza e il rispetto della reciproca autonomia, favoriscano la nascita e il rafforzamento di legami di rete tra imprese artigiane e industriali appartenenti agli stessi distretti e alle medesime filiere produttive. Tutto ciò per potenziare la competitività dell’intero sistema economico e per assicurare alle imprese il supporto di una filiera innovativa.

Tra le possibili iniziative comuni l’organizzazione di ricerche, studi, iniziative ed eventi per promuovere l’efficienza e la competitività del sistema produttivo nel suo complesso a prescindere dalla dimensione delle imprese; la collaborazione nelle rispettive azioni associative sulle politiche e sulle attività correlate al piano nazionale Industria 4.0 e alle relative iniziative riguardanti il Competence Center e i Digital Innovation Hub.

«Si tratta di un nuovo modo di accompagnare e sostenere le imprese nella sfida competitiva in particolare nella manifattura avanzata che è un’eccellenza territoriale – dice Vendemiano Sartor –. Un ambito che vede operare insieme imprese artigiane e industriali secondo logiche di filiera. Questa collaborazione interassociativa si propone di intervenire sulle relazioni tra le imprese affinchè siano generative e rigenerative di valore, in particolare nell’ambito della filiera della fornitura, a prescindere dalla loro dimensione e dalla loro appartenenza , superando schemi tradizionali. Un’opportunità – secondo Sartor – che potrà favorire la formalizzazione di quei contratti di rete sino ad oggi informali, per arrivare a progetti dedicati ad esempio nel credito, nell’educazione, nel capitale umano e nell’innovazione».

Secondo Maria Cristina Piovesana, presidente di Unindustria Treviso, questo «è un esempio del nostro radicamento nel territorio e dell’impegno ad innovare i modelli di rappresentanza, le stesse ragioni che sono alla base del progetto di integrazione tra Unindustria Treviso e Confindustria Padova che sarà al centro dell’Assemblea generale del 15 giugno. Le vecchie divisioni, ad esempio tra grande e piccola impresa, non sono più attuali le nostre imprese, che ragionano con logiche diverse e sempre più di filiera. Come associazione, dobbiamo tenerne conto per essere sempre più efficaci e la storica collaborazione in essere con Confartigianato Imprese Marca Trevigiana consente di dare concretezza a questa visione a favore del bene delle imprese e del territorio».