A Trieste la riunione del Gect “Euregio Senza Confini”

La presidenza passa dal Veneto alla Carinzia. Zaia: «abbiamo avviato 5 progetti di cooperazione transfrontaliera». Fedriga: «il Gect è una realtà consolidata». Kaiser: «la cooperazione transfrontaliera è un valore aggiunto per persone ed imprese». 

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Gect Euregio
I tre governatori dell'egregio "Senza Confini": Massimiliano Fedriga, Luca Zaia e Peter Kaiser.

Trieste ha ospitato nella sede della regione Friuli Venezia Giulia la dodicesima assemblea del GECT Euregio Senza Confini, cui aderiscono le regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e il Land austriaco della Carinzia. Il GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) è stato costituito nel 2012 per favorire e promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale nell’ambito dell’Unione Europea, attuando progetti comuni per lo sviluppo dei rispettivi territori e per le popolazioni di confine coinvolte.

Dopo una prima fase di organizzazione e avvio della struttura, negli ultimi due anni l’attività del GECT, sotto la presidenza del Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha conosciuto un forte e crescente impulso, tradottosi nell’approvazione e nel finanziamento di cinque progetti di cooperazione, di due dei quali il GECT è anche capofila.

Ribadendo la volontà di operare verso una sempre più forte e stretta collaborazione istituzionale, Zaia, pur coordinando sino alla fine i lavori dell’assemblea, ha passato il testimone della presidenza al collega della Carinzia, Peter Kaiser, cui spetterà da oggi la guida di “Euregio Senza Confini”.

«Il mio turno di presidenza è durato un po’ di più del previsto perché le altre Regioni mi hanno chiesto di rimanere – ha detto Zaia –, ma ora lascio volentieri questo ruolo al collega della Carinzia, con il quale condividiamo pienamente gli obiettivi da raggiungere e che ha dimostrato di avere le idee chiare sul futuro del GECT. Metteremo sicuramente a frutto i finanziamenti europei che ci sono stati assegnati, dimostrando l’efficacia e l’utilità di questo strumento sul fronte della progettualità finalizzata all’ottenimento di risorse comunitarie, nell’interesse delle nostre comunità».Gect Euregio Senza Confini

Da parte sua, il “padrone di casa” Massimiliano Fedriga ha sottolineato come «l’Euregio Senza Confini è diventata una realtà solida che ha raggiunto risultati oltre le aspettative e potrà guardare al futuro all’interno dell’Europa come uno dei Gect più attivi e concreti. Sono quindi felice di confermare che la direzione del Gect rimarrà in capo alla Regione Friuli Venezia Giulia, la quale metterà a disposizione il proprio personale e le sue competenze. Questo tipo di iniziative rappresentano il futuro dell’Ue, perché i progetti transfrontalieri assumeranno sempre maggiore centralità all’interno delle politiche europee e in quest’ottica mi auguro che si concretizzi l’apertura del Gect verso l’Istria e si riesca a trovare una formula che permetta di avviare collaborazioni anche con la Slovenia».

Fedriga ha sottolineato che la collaborazione con il Veneto sarà utile non soltanto all’intero del GECT Euregio Senza Confini, ma più in generale per «portare aventi le battaglie a difesa della nostra autonomia». Il governatore ha quindi annunciato che oggi incontrerà il ministro degli Affari regionali Erika Stefani «per illustrarle le criticità attuali, dato che non erogare le risorse necessarie ad attuare le competenze regionali significa di fatto eliminare l’autonomia».

L’assemblea del GECT Euregio Senza Confiniha approvato il testo dell’accordo relativo alle attività produttive tra il Gect e il Sistema camerale transfrontaliero di Veneto, Carinzia e Friuli Venezia Giulia, che sarà sottoscritto in primavera. I governatori Fedriga, Zaia e Kaiser hanno quindi confermato l’impegno per l’allargamento del Gect alla Regione Istriana (ipotizzato entro un anno circa), anticipato dalla convocazione di suoi delegati alle riunioni dell’organismo in qualità di osservatori. Una posizione confermata da Zaia il quale ha evidenziato che «la prossima sfida è proprio questa: coinvolgere pienamente in questa azione l’Istria, ma anche la Slovenia, dando una dimensione adeguata a Euregio, a una realtà che è stata anticipatrice di altre esperienze macroregionali europee».

Kaiser ha quindi rimarcato «quanto possa essere positiva la collaborazione transfrontaliera all’interno di un progetto come Euregio» e ribadito «l’importanza della collaborazione con le Camere di commercio e, in generale, delle iniziative che rappresentano un valore aggiunto per le persone che vivono nel territorio del Gect Euregio Senza Confini».

I presidenti di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia, hanno poi confermato l’impegno già espresso in passato di allargare la partecipazione all’organismo di cooperazione alla Regione Istriana, ammettendola intanto come osservatore e prevedendo di modificare lo statuto del GECT in tal senso.

E’ poi stato approvato formalmente il nuovo logo istituzionale del GECT, il cui utilizzo è stato concesso per prima volta alla gara ciclistica internazionale “Adriatica Ionica Race”, partita da Musile di Piave (Ve), che si snoderà per cinque tappe e complessivi 740 chilometri, fino all’arrivo di Trieste il 24 giugno. L’obiettivo, nelle prossime edizioni della manifestazione, è di allargare il percorso a Carinzia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Albania e Grecia, fino ad arrivare ad Atene.Gect Euregio Senza Confini

Quanto ai cinque progetti di collaborazione transfrontaliera approvati dal GECT Euregio Senza Confini, il primo è “Senza Confini Education and Training Network (Scet-Net)”, in cui l’obiettivo principale è avviare una stabile cooperazione istituzionale per il coordinamento in materia di formazione, al fine di definire modelli pedagogici funzionali all’avvio di percorsi di scambio transfrontalieri di studenti e apprendisti, dai 16 anni in su, garantendo il riconoscimento delle competenze e l’adozione di pratiche organizzative condivise, replicabili e sostenibili.

Il secondo è “Eco&soft MObility Through Innovative and Optimized network of cross-border Natural and cultural Ways (EmotionWay)”, che punta a creare una rete transfrontaliera di ciclovie e percorsi escursionistici, migliorando le opportunità di connessione attraverso l’intermodalità bici-bus e bici-treno e supportando il territorio per migliorare la qualità dei servizi turistici.

Euregio Senza Confini sarà inoltre partner di altri tre progetti finanziati dal Programma Interreg V A Italia-Austria, due dei quali on colaborazione con l’Euregio Tirolese. “Logistica transfrontaliera sostenibile e intelligente (Smartlogi)” mira a potenziare la cooperazione operativa e istituzionale riguardante le opzioni sostenibili di trasporto merci intermodale, riducendo gli impatti in termini di inquinamento, emissione di gas serra e rumore.

“Fit for Cooperation (Fit4co)”, sviluppato assieme al Gect “Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino” mira al rafforzamento dell’integrazione e delle tematiche transfrontaliere mediante un approccio di collaborazione transfrontaliera, per comprenderne i vantaggi ed utilizzarne gli strumenti.

“Euroregioni, Migrazione e Integrazione (Eumint)” si pone l’obiettivo di rafforzare la cooperazione istituzionale transfrontaliera nelle Province di Bolzano e di Trento, nei Land Tirolo e Carinzia, e nelle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, al fine di affrontare le sfide di carattere sociale, economico, politico e culturale legate ai fenomeni migratori.