Il Tar Veneto ha accolto il ricorso di costruzioni Tollot contro BIM gestione

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Belluno. La prima sezione del Tar Veneto, presieduta dal giudice Maurizio Nicolosi, con la sentenza pubblicata il 18 aprile scorso ha accolto il ricorso di costruzioni Tollot contro BIM gestione.

L’impresa di Costruzioni Tollot s.r.l., in raggruppamento temporaneo con P.A.T.O. s.r.l., è difesa dall’avvocato trevigiano Vincenzo Pellegrini partner dello studio legale Barel Malvestio & Associati, mentre BIM Gestione Servizi Pubblici s.p.a. è assistita dagli avvocati bellunesi Enrico e Alberto Gaz.

Nel giudizio sono intervenuti anche Fontana s.r.l., capogruppo mandataria del raggruppamento temporaneo di imprese con Edil Costruzioni s.r.l. ed Anese s.r.l., assistite dall’avvocato padovano Enrico Minnei.

Nel luglio del 2017 BIM Gestione Servizi Pubblici aveva aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese tra Fontana, Edil Costruzioni e Anese la procedura di gara per il “completamento opere di adduzione dell’acquedotto “Rio dei Frari” relative alla costruzione del tratto di rete tra l’impianto di potabilizzazione di Coltron ed il serbatoio di Piaia” nel comune bellunese di Ponte nelle Alpi. Il valore dell’appalto a base d’asta era di 1 milione e 721 mila euro.

Al terzo posto della gara si era classificata l’impresa Tollot, dietro al raggruppamento tra Costruzioni Casarotto, SICI ed Ediltunnel. Prima l’impresa Fontana.

Secondo l’impresa Tollot le prime imprese in graduatoria avrebbero “presentato una tipologia di tubazione con caratteristiche tecniche difformi per più versi dalle prescrizioni della lex specialis di gara”,ed avrebbero proposto “soluzioni progettuali per gli attraversamenti del fiume Piave e della Ferrovia, che risulterebbero irrealizzabili sotto il profilo tecnico”. Su questi motivi di ricorso il Tar ha confermato le posizioni di BIM e la correttezza della gara.

Diversa invece la valutazione su un ulteriore motivo di ricorso, secondo cui la commissione di gara, dopo l’apertura delle buste contenenti le offerte tecniche, ha ritenuto di attribuire un peso e un punteggio maggiore a taluni dei sub-criteri indicati nel disciplinare, “finendo per aggiungere un nuovo sub-criterio non previsto nel disciplinare di gara”.

Il Tar Veneto ha ritenuto fondato quest’ultimo motivo, giudicando illegittime le attività compiute dalla commissione di gara in quanto, dopo che le buste recanti le offerte tecniche erano già state aperte, “la Commissione di gara ha introdotto elementi che, ove fossero stati noti prima della redazione delle offerte, avrebbero potuto influenzare la loro preparazione ad opera dei concorrenti”.

La sentenza ha annullamento l’intera procedura di gara e condannato BIM Gestione Servizi Pubblici S.p.A. e Fontana S.r.l. al pagamento delle spese ed onorari di lite a all’impresa Tollot.

BIM Gestione Servizi Pubblici spa, amministrata dal manager bellunese Giuseppe Vignato, è la società partecipata per intero da 62 Comuni bellunesi, che gestisce il servizio idrico integrato. Del collegio sindacale fanno parte i commercialisti Mario De Poli, Elena Zadra e Michela Marrone, mentre nel comitato di coordinamento siedono i sindaci Jacopo Massaro di Belluno, Gianluca Dal Borgo di Chies d’Alpago,Mario De Bon di Sospirolo, Fernando Luca Luchetta di Vallada Agordina, Franco De Bon di San Vito di Cadore, Livio Sacchet di Ospitale di Cadore.

Scopri tutti gli incarichi: Vincenzo Pellegrini – Barel Malvestio & Associati – BM&A; Enrico Gaz – Gaz; Alberto Gaz – Gaz; Enrico Minnei – Minnei Enrico;