Fedriga incontra il ministro Stefani per ridefinire le competenze del Friuli Venezia Giulia

Il neo percorso autonomistico dello Stato interessa anche le autonomie speciali. Obiettivo aumentare l’autogoverno locale in tema di finanza, sanità, Imu e autonomia tributaria. 

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Fedriga incontra il ministro Stefan

Rapporti finanziari Stato-Regione, sanità, gettito Imu, autonomia tributaria: questi i temi trattati dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, durante il suo incontro a Roma con il ministro agli Affari regionali e alle autonomie, Erika Stefani.

Il percorso autonomistico imboccato dal nuovo governo interessa anche le autonomie speciali, che hanno l’occasione di rivedere il proprio assetto integrandolo con nuove competenze. «Ho voluto interessare il ministro su questioni di vitale importanza per la nostra regione – ha spiegato Fedriga – nella prospettiva di una piena valorizzazione dell’autonomia sancita dallo Statuto regionale, ma soprattutto in ossequio a quel principio di responsabilità che rappresenta un modello di sviluppo virtuoso per il Paese intero».

Secondo Fedriga «la volontà di proseguire lungo un percorso di piena collaborazione tra la Regione e il Governo nazionale ci ha portati alla decisione di convocare un tavolo che si riunirà per la sua prima seduta il 4 settembre prossimo. L’auspicio – ha concluso Fedriga – è di addivenire quanto prima a una soluzione condivisa, che garantisca risposte alla volontà del Friuli Venezia Giulia di disporre di maggiori competenze».

Fino ad oggi, delle cinque autonomie speciali riconosciute dalla Costituzione del 1948, il Friuli Venezia Giulia è quella più “giovane” e con meno competenze. Più che ovvio che la nuova maggioranza di centro destra punti in alto, con l’obiettivo di avere maggiori libertà d’azione specialmente in tema fiscale e tributario.