Provincia di Trento assunzioni in crescita + 11% da gennaio a maggio 2018.

Aumentano anche i contratti a tempo indeterminato. 

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Provincia di Trento assunzioni

Nel 2018 il mercato del lavoro in Trentino ha conosciuto un’evoluzione positiva anche rispetto al 2017, che pure era stato un anno segnato da una crescita dell’occupazione. Nel mese di maggio, le assunzioni sono cresciute di 1.637 unità, parti a +16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra gennaio e maggio 2018 le imprese trentine hanno instaurato 51.117 rapporti di lavoro, 4.493 in più, pari a un +11%, rispetto ai primi cinque mesi dell’anno prima. Positivo è il saldo anche sul versante del tempo indeterminato, che segna un +12%.

Dai dati resi noti dall’Agenzia del Lavoro si rileva in particolare che fra gennaio e maggio del 2018, rispetto all’analogo periodo del 2017, le assunzioni sono cresciute di 312 unità in agricoltura, di 1.376 nel secondario e di 3.305 nel settore terziario. Nello specifico nel secondario le assunzioni sono aumentate per 74 unità nell’estrattivo, di 615 e del +22,9% nelle costruzioni e di 687 +12,0% nel manifatturiero. Molto positivo nei primi cinque mesi è anche il saldo occupazionale nel secondario, con le assunzioni che superano le cessazioni lavorative per 3.248 unità, e rispetto alle 2.577 in più dell’anno prima, al momento si sono guadagnate 671 posizioni lavorative.

Anche nel terziario la crescita rispetto a gennaio – maggio del 2017 è stata forte e generalizzata. Tra i comparti si segnala, grazie a una buona stagione invernale, quello dei pubblici esercizi-turismo, con 2.180 assunzioni in più per un +19% rispetto al precedente anno. Il fabbisogno di personale è comunque aumentato di 271 unità nelle imprese del commercio, di 356 nel comparto dei servizi alle imprese e di 498 nei rimanenti comparti del terziario. Il saldo occupazionale del terziario è negativo, con le uscite lavorative che prevalgono sulle entrate per 5.052 unità, ma è un saldo che potrebbe tornare positivo fin dal mese giugno con le assunzioni legate all’avvio della stagione turistica estiva.

La dinamica lavorativa delle imprese nei primi cinque mesi del 2018 è migliore per gli uomini (+3.163 assunzioni e +1.830 femminili) e per i lavoratori italiani (+3.924 e +1.069 quelle degli stranieri). Anche nei primi cinque mesi del 2018 a crescere maggiormente in valori assoluti sono le assunzioni dei giovani (+2.125 assunzioni) e, comunque, +1.972 tra i 30-54enni e +896 nella fascia dei più anziani (55 e oltre).

Per tipologia d’inserimento nei primi cinque mesi del 2018 torna a crescere il tempo indeterminato: +466 assunzioni e +12,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. La crescita della stabilità lavorativa è data anche dal fortissimo aumento, all’interno delle stesse aziende, dei passaggi da un lavoro a termine a uno a tempo indeterminato. Tra gennaio-maggio del 2018, confermando evidentemente un maggiore clima di fiducia delle imprese, le trasformazioni a tempo indeterminato (1.849 nei cinque mesi) crescono, infatti, di 774 unità per un +72%.

Tra le altre tipologie d’inserimento al lavoro, sono 215 in più i giovani assunti con apprendistato, il lavoro somministrato è aumentato di 464 unità e poi +2.730 assunzioni con tempo determinato e +1.118 con il lavoro a chiamata.

Gli iscritti ai Centri per l’impiego, anche nel mese di maggio 2018 presentano una dinamica di miglioramento: dalle 38.028 iscrizioni di maggio dell’anno prima scendono alle attuali 37.703; 317 in meno per una variazione del -1%.

Sul fronte degli ammortizzatori sociali, nella prima metà del 2018, rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente, le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate sono diminuite di 470.592 unità e del -68,8% (dalle 683.705 alle 213.1134). In termini di lavoratori equivalenti (lavoratori sospesi a zero ore), si passa dai 347 lavoratori della prima metà del 2017 agli attuali 108.