Bando periferie: i sindaci delle città capoluogo del Veneto fanno appello al Governo

Gli amministratori di Belluno, Padova, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo a tutela dei cittadini e dello sviluppo del territorio. 

0
655
bando periferie

Ca’ Farsetti, sede del comune di Venezia, ha ospitato una riunione tecnico-operativa dei sindaci dei comuni capoluogo del Veneto, al fine di analizzare gli effetti del disegno di legge “Milleproroghe”, che a settembre sarà in fase di conversione alla Camera, in relazione al bando periferie.

Al termine dei lavori, i sindaci di Venezia (Luigi Brugnaro), di Belluno (Jacopo Massaro), di Padova (Sergio Giordani), di Treviso (Mario Conte), di Verona (Federico Sboarina), di Vicenza (Francesco Rucco), ed il vicesindaco di Rovigo (Andrea Bimbatti), hanno diffuso una dichiarazione congiunta rivolta al governo Conte riguardo al bando periferie.

«Vogliamo stare lontano dalle strumentalizzazioni politiche e auspichiamo di costruire con il Governo un percorso, quale che sia, che possa confermare gli impegni assunti. Vanno, infatti, tutelati gli atti conseguenti le Convenzioni sottoscritte, già registrate dalla Corte dei Conti e che stanno producendo gli effetti previsti – scrivono i sindaci nella nota congiunta -. Nel Veneto, il totale dei 99 interventi ha un valore di 264.714.219 euro, di cui 149.956.163 finanziati dal Bando e 114.757.986 da co-finanziamenti pubblici e privati. Risorse che non possono essere messe a rischio, non solo per le legittime aspettative dei cittadini, ma anche per l’importante effetto volano nei confronti delle imprese locali».

«I Comuni coinvolti in via diretta sono 19 e comprendono una popolazione di 1.266.022 abitanti, pari ad oltre il 25% dei residenti in Regione. Auspichiamo  – ribadiscono i sindaci capoluogo – di fare squadra insieme agli esponenti istituzionali di tutti i livelli del nostro territorio, in maniera trasversale, senza alcuna strumentalizzazione politica, ma solo a tutela degli interessi delle nostre città e delle persone che qui abitano e lavorano. Quei cittadini ai quali, come Sindaci, siamo chiamati quotidianamente a rendere conto».