Maltempo in Friuli Venezia Giulia: il ministro Toninelli visita le zone colpite

Fedriga: «risorse e procedure snelle per ripartenza delle zone danneggiate». Toninelli: «danni enormi anche in Friuli». 

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Maltempo in Friuli Venezia Giulia

I gravi danni inflitti al territorio della Carnia dal recente maltempo in Friuli Venezia Giulia sono stati oggetto di una visita da parte del ministro ai Trasporti e infrastrutture, Danilo Toninelli, che accompagnato dal governatore regionale, Massimiliano Fedriga, degli assessori regionali alle infrastrutture, Gaetano Pizzimenti, ed autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha visitato le località maggiormente colpite.

Il sopralluogo della delegazione ministeriale è iniziato ad Ovaro. «La nostra regione – ha evidenziato Fedriga – ha subito danni ingenti quantificati, per ora, in almeno 500 milioni di euro, 60 dei quali solo per ripristinare la viabilità principale, ma subito dopo ci sarà da intervenire anche sulla manutenzione di corsi d’acqua e laghi, in particolare quello di Barcis, che è stato riempito per un terzo da 10 milioni di metri cubi di ghiaia».

Dopo un primo incontro con il sindaco di Ovaro, Mara Beorchia, Fedriga, Pizzimenti, Roberti e Toninelli hanno raggiunto il ponte crollato sulla SS35 della Val Degano e, in rapida successione, l’abitato di Paluzza, il punto dove è franata la SS52 bis Carnica e, infine, Tolmezzo.

«Con l’attesa approvazione dello stato di emergenza da parte del Governo, per il Friuli Venezia Giulia significherà poter disporre delle necessarie risorse finanziarie e di altrettanto fondamentali procedure snelle per utilizzarle, garantendo in questo modo veloci risposte a cittadini e imprese, a cominciare dal ripristino della viabilità – ha ribadito Fedriga -. Grazie alla straordinaria opera di tutte le forze in campo sono stati evitati guai peggiori. È l’ennesima dimostrazione dei forti valori umani che caratterizzano una popolazione che ho l’orgoglio di rappresentare, donne e uomini che hanno saputo e voluto reagire immediatamente. Ora – ha sottolineato il governatore – serve lavorare in fretta a tutti i livelli per evitare il rischio di ritrovarsi nuovamente in una situazione come questa».

«Siamo qui per essere vicini con i fatti al Friuli Venezia Giulia – ha confermato dal canto suo Toninelli – e a tutte le persone che stanno vivendo momenti difficili. Qui, come in Veneto, ho visto danni enormi. Le istanze trasmesse da Fedriga e ora dai sindaci saranno quelle che porterò a Roma, tanto che quanto prima convocheremo un Consiglio dei ministri straordinario per decretare lo stato di emergenza che, per questa regione, significherà sbloccare le prime risorse con l’obiettivo di ritornare al più presto a un’accettabile normalità».

«La montagna, così come le aree costiere e tutte quelle che hanno subito ingenti danni nei giorni scorsi, devono avere risposte immediate sull’emergenza – ha evidenziato ancora Fedriga – ma anche sulla necessaria opera di manutenzione e prevenzione che deve riguardare soprattutto i corsi d’acqua, i laghi e i boschi. Va infatti attivata l’opera di sghiaiamento di fiumi e laghi, mentre si devono creare fasce protette per le reti elettriche che, con la recente ondata di maltempo, sono state danneggiate dalla caduta degli alberi».

Fedriga ha concluso ringraziando il Governo «per la concreta sensibilità mostrata attraverso la visita del ministro Toninelli, quella precedente del capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, la chiamata del premier Giuseppe Conte che ha assicurato velocità ed efficacia dei procedimenti, quella del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e l’impegno del ministero dell’Ambiente, con il sottosegretario Vania Gava, che ha già stanziato 40 milioni di euro per il dissesto idrogeologico, ovvero per gli interventi di carattere strutturale, rispetto ai quali Toninelli ha già anticipato di attendere i primi progetti per la messa in sicurezza del territorio».

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