Gestione in house di BrennerCorridor e Autostrade Alto Adriatico: marcia indietro di Toninelli

I quattro governatori del NordEst costringono il ministero a rimangiarsi la supremazia nella gestioe delle autostrade in mano agli enti pubblici locali. Sarà una gestione paritetica Stato-Regioni. 

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BrennerCorridor e Autostrade Alto Adriatico

C’è voluta la levata di scudi di tutti e quattro i governatori del NordEst (Luca Zaia, Massimiliano Fedriga, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher) scesi compatti a Roma per un colloquio urgente con il ministro ai Trasporti e infrastrutture, Danilo Toninelli, affiancato da quell ai rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, ma il risultato c’è stato: la gestione in house delle nuove concessioni autostradali in capo alle società BrennerCorridor e Autostrade Alto Adriatico saranno improntate alla pariteticità tra Stato e Regioni(quest’ultime azioniste delle nuove società), con un comitato di gestione con tre rappresentanti per parte, ma con il presidente eletto tra quelli di nomina governativa, di concerto con quelli di nomina regionale.

Kompatscher, Fugatti, Fedriga e Zaia sono usciti soddisfatti dall’incontro ministeriale, che sono riusciti a sconfiggere la proposta governativa di avere sempre e comunque l’ultima parola negli atti prioritari di gestione delle nuove società concessionarie. Ora, il dirittodi veto da parte dello Stato alle proposte dei rappresentanti di nomina regionale è stato grandemente annacquato, sostituito da una decisione all’unanimità, dove a favore ci dovrà sempre essere il parere del presidente.

«Un clima positivo e di grande collaborazione ha permesso di sciogliere gli ultimi nodi importanti sulla futura gestione delle tratte ora gestite da Autobrennero e da Autovie Venete, ribadendo come il Comitato di indirizzo sulle due nuove concessionarie sarà gestito secondo una logica paritaria fra Stato, Regioni e Province autonome» dicono i quattro governatori, ben consapevoli che è un compromesso al ribasso rispetto a quello che si aspettavano, ma almeno «nessuno potrà prevalere sull’altro».

Toninelli ha rassicurato che le decisioni strategiche riguardanti BrennerCorridor e Autostrade Alto Adriatico saranno prese dal Comitato a maggioranza, senza nessun diritto di veto da parte del presidente, che non avrà pertanto la possibilità di un doppio voto, come ipotizzato in precedenza. Al comitato di controllo spetterà tra l’altro il parere sul bilancio della società ed il gradimento sui nomi del consiglio di amministrazione, che sarà comunque più rispetto rispetto a quelli, pletorici, attuali.

I governatori si sono dichiarati «disponibili anche a rivedere, al fine di chiarire meglio alcuni aspetti giuridici, la bozza di Accordo di cooperazione inter istituzionale», che una volta modificata sarà inviata ancora a Bruxelles per l’approvazione definitiva.

Nel corso dell’incontro nessun accenno alla questione del completamento dell’autostrada A31 della Valdastico, opera che vede da sempre la sinistra contraria. Il nuovo corso politico del Trentino a trazione leghista ora ha cambiato posizione, sintonizzandosi sullo stesso asse del Veneto che ne è da sempre uno strenuo fautore, ma che ora vede il M5s a fare le barricate ritenendola «un’opera inutile». Al tavolo romano, questo nodo “difficile” per la coalizione di governo non è stato affrontato, ma lo sarà a breve.

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