Orchestra di Bolzano e Trento “Haydn” debutto del giovane russo Kochanovsky

Martedì 20 novembre a Bolzano (Auditorium, ore 20) e mercoledì 21 novembre a Trento (Auditorium, ore 20.30) interpreta pagine di Bach, Strauss e Bartók. 

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Per i concerti del cartellone sinfonico 2018/19 promossi dalla Fondazione Haydn martedì 20 novembre a Bolzano (Auditorium, ore 20.00) e mercoledì 21 novembre a Trento (Auditorium, ore 20.30) salirà per la prima volta sul podio dell’Orchestra Haydn il giovane russo Stanislav Kochanovsky, recentemente protagonista alla direzione della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e della Melbourne Symphony Orchestra.

La locandina proporrà il Divertimento per orchestra d’archi di Béla Bartók, la Fuga (ricercata) a sei voci di Johann Sebastian Bachnell’orchestrazione di Anton Webern ed una preziosa rarità nei programmi concertistici qual è la Suite da Il borghese gentiluomo di Richard Strauss.

Il Divertimento per orchestra d’archi venne scritto da Bartók nel corso di un periodo trascorso in Svizzera, a Saanen, presso Berna, nella residenza del direttore Paul Sacher, che fu il diretto committente del brano. Appena due settimane furono sufficienti per la stesura della partitura, dal 2 al 17 agosto 1939; e proprio Paul Sacher, con l’orchestra da camera di Basilea, doveva offrirne la prima esecuzione, l’11 giugno 1940, quattro mesi prima che Bartók abbandonasse definitivamente l’Ungheria.

Seguirà la “Fuga Ricercata” di Anton Webern, ossia la sua orchestrazione del 1935 del “Ricercare” a sei voci della Offerta musicale di Johann Sebastian Bach.

In chiusura di programma la Suite orchestrale de Il borghese gentiluomo di Richard Strauss, rielaborazione del 1919 delle musiche di scena di Lully per la commedia di Molière (Le Bourgeois gentilhomme). Composta per un organico quasi settecentesco, la Suite ritrae con squisita eleganza la ridicola goffaggine del parvenu Jourdain, che da borghese vorrebbe farsi gentiluomo. Sia per invenzione melodica e armonica sia per le specifiche finezze strumentali la partitura del Borghese gentiluomo rappresenta un vero gioiello nella produzione di Richard Strauss, un esempio felicissimo di fusione di elementi arcaizzanti e moderni. Come ha scritto Otto Erhardt, “mediante la felice mescolanza e l’ingegnosa combinazione dei timbri, nonché con la raffinata utilizzazione delle qualità solistiche di ciascuno strumento, questa orchestra ridotta raggiunge diversità di coloriti, intensità, cesellatura e sottigliezze tali, che la partitura viene ad avere un’importanza documentaria per le sue essenziali conquiste nell’evoluzione dello stile orchestrale”. La Suite fu eseguita per la prima volta nel 1920 alla Filarmonica di Vienna.

Nato a Leningrado nel 1981, Stanislav Kochanovsky ha studiato al Conservatorio Rimskij-Korsakov della sua città (nel frattempo ribattezzata San Pietroburgo), dove si è diplomato in organo, direzione di coro e direzione d’orchestra. Dal 2010 al 2015 è stato direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Stato Safonov di Kislovodsk nel Caucaso, dove ha eseguito tra l’altro Prometeo di Skrjabin e Das Lied von der Erde di Mahler.

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