Presentato il calendario 2019 dell’Associazione Bellunesi nel Mondo

Realizzato grazie al sostegno economico della Rolmec di Roe di Sedico con le illustrazioni dell'artista Marianna Carazzai. 

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Associazione Bellunesi nel Mondo

È stato presentato a Sedico il calendario 2019 dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. Calendario realizzato grazie al sostegno economico dell’azienda Décolletages Rolmec con le illustrazioni dell’artista Marianna Carazzai, membro del socialnetwork Bellunoradici.net.

Dodici disegni accompagnati da una serie d’immagini simbolo dell’andare per il mondo dalle valli dolomitiche. Protagonista una talpa. Perché, spiega l’illustratrice nell’introduzione a questo lavoro, «il bellunese è da sempre terra di emigranti e di contadini e nessun animale meglio della talpa, che nella terra ci vive, poteva rappresentare la storia di chi la propria terra ha dovuto lasciarla per cercare fortuna altrove.

Negli anni dalle valli del Bellunese sono partiti in tanti, chi da minatore, chi da ingegnere, chi da gelatiere, chi da soldato. Le loro rimesse hanno portato il benessere a chi restava. Eppure le partenze non sono ancora concluse. «Fin dove arriverà il futuro emigrante?» Domanda che apre un percorso in cui, mese per mese, la mano dell’illustratrice va a raccontare partenze, sogni, nostalgie, sacrifici, mestieri e cervelli in fuga. L’universo delle migrazioni a scandire il tempo che passa. E a collegare il passato all’attualità. Ieri come oggi si continua a partire. E sempre più, proprio oggi, diventa necessario fare i conti con chi arriva.

Lo ha sottolineato anche lo sponsor del calendario Associazione Bellunesi nel MondoMario Roldo, fondatore e titolare della Rolmec (azienda artigianale di Sedico operante nel settore della micromeccanica di precisione), ricordando il suo forte legame con il tema della mobilità umana. Un legame che parte da lontano, che affonda le radici nelle memorie dell’infanzia, quando Roldo, figlio di emigranti, era in Svizzera al seguito dei genitori, anch’essi costretti, come centinaia e centinaia di conterranei, a fare le valigie per cercare migliori opportunità di vita al di là delle Alpi, in terra elvetica.

«Ho sempre in mente le difficoltà che hanno dovuto affrontare mio padre e mia madre lontano da casa. Il disagio di mio padre alla frontiera di Chiasso quando si è dovuto sottoporre alla visita medica – dice Roldo -. Difficoltà che oggi vedo rivivere nel quotidiano dagli immigrati che vengono da noi. Nella mia azienda ho oltre cento dipendenti e molti sono stranieri, per questo avverto una particolare vicinanza alla questione migratoria». Da qui la decisione di finanziare l’Abm per la stampa del calendario.

«Un regalo ai nostri associati che rappresenta una lunghissima tradizione – il commento del presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona -. Qualche tempo fa avevamo saltato un anno e ci erano giunte molte proteste, segno che si tratta di un omaggio molto apprezzato da chi è distante e vuole mantenere un legame con il contesto di origine».

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