L’Europa sostiene il tunnel del Brennero, progetto indispensabile per ambiente ed economia

La commissaria UE ai Trasporti, Violeta Bulc, visita il cantiere. 

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tunnel del Brennero
Da sx, Raffaele Zurlo, Pat Cox, Claudia Cattani (RFI), Violeta Bulc, Arno Kompatscher, Lamberto Cardia (BBT SE) ed Enrico Pujia

Settimana intensa per il tunnel del Brennero. Dopo l’abbattimento del diaframma del portale Sud di martedì scorso, ora è la volta della visita a Fortezza della commissaria UE ai TrasportiVioleta Bulc e del coordinatore del corridoio TEN scandinavo-mediterraneoPat Cox.

Assieme al presidente della Provincia di BolzanoArno Kompatscher, la delegazione europea ha preso visione dei passi in avanticompiuti dal BBT, il cui scavo ha raggiunto quota 93 dei 230 km. previsti, suddivisi fra le due canne principali e il cunicolo pilota. La prossima tappa consisterà nella messa in attività della seconda grande fresa presso il cantiere di Mules, dove si scaverà il tunnel principale in direzione nord.

La commissaria Bulc ha definito la galleria del Brennero come un «progetto modello a livello europeo per la realizzazione di reti di traffico in grado di unire paesi diversi. Con il tunnel si contribuirà in maniera responsabile a migliorare la qualità di vita degli abitantie a tutelare l’ambiente». Per quanto riguarda l’Unione Europea, la commissaria ha ribadito il sostegno della UE ad un progetto che anche in futuro continuerà ad avere la massima priorità. «Con i suoi 64 km. – ha detto la Bulc – il BBT diventerà la galleria ferroviaria più lunga del mondo: questo deve essere un motivo d’orgoglio».

Il tunnel del Brennero rappresenta il cuore del corridoio TEN scandinavo-mediterraneo che collegherà Helsinki con La Valletta: la UE ha coperto il 50% dei costi di progettazione e sta cofinanziando la costruzione contribuendo con il 40% delle spese, la restante parte è divisa a metà fra Italia e Austria.

Nel suo intervento, il presidente Arno Kompatscher ha fatto appello a tutti i paesi coinvolti nell’opera, in maniera particolare al governo italiano, sottolineando che «con il contributo di tutti possiamo riuscire a fare in modo che il tunnel del Brennero non sia solo il progetto del secolo, ma diventi il successo del secolo». Per incentivare e sostenere ulteriormente il passaggio del traffico da gomma a rotaia, Kompatscher ha citato «il completamento del tunnel con le tratte di accesso a Nord e a Sud, nonché il pedaggio di corridoio. Il BBTè un progetto fondamentale per l’ambiente, per la qualità di vita degli altoatesini, e per l’economia».

Il direttore generale del ministero alle Infrastrutture e ai trasportiEnrico Pujia, ha puntato l’accento sul ruolo che potrà avere in futuro il tunnel del Brennero non solo per il trasporto merci, ma anche per il trasporto passeggeri, dato che il tempo di percorrenza della tratta Fortezza-Innsbruck, ad esempio, passera dagli attuali 80 ai futuri 25 minuti.

Per quanto riguarda l’impatto economico ed occupazionale dell’opera sul territorio, l’amministratore delegato di BBT SERaffaele Zurlo, ha sottolineato che sino ad ora il tunnel ha creato 1.700 posti di lavorodestinati nei prossimi anni a diventare 2.500.

Peccato solo che il ministro italiano ai trasporti, Danilo Toninelli, abbia evitato accuratamente di presenziare di persona alla visita: forse, avrebbe potuto apprendere qualcosa di utile per evitare di fare scelte strampalate in fatto di infrastrutture, che rischiano di essere controproducenti e segnare negativamente per lunghissimo tempo l’economia e l’ambiente del Paese.

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