Il Passante di Mestre si sta dimostrando una gallina dalle uova d’oro, visto che in pochi anni è riuscito a generare utili in continuacrescita anno su anno, tanto che si è passati dai 17 milioni del 2017 ai 23,4 milioni del 2018.
I dati del bilancio 2018 sono stati presentati dalla concessionaria autostradale del passante di Mestre Cav dalla presidente, Luisa Serate e dall’assessore alle infrastrutture della regione Veneto, Elena De Berti, soddisfatta dei risultati conseguiti, che ha annunciato come «il ministero alle Infrastrutture stia dimostrando molto interesse per il modello Cav». Un interesse che è reciproco, visto che la Regione ha avanzato al ministero la richiesta di gestione diretta della rete autostradale veneta contenuta nell’autonomia.
Lo scenario è creare un contenitore con dentro tutta la viabilità regionale che veda la piccola concessionaria totalmente pubblica (50% Anas, 50% Regione) come protagonista dei futuri assetti non solo regionale ma anche di tutto il NordEst, con dentro Autovie Venete, l’Autobrennero e, dopo il 2026, anche la Brescia-Padova.
La Cav si è dimostrata una macchina da soldi fenomenale: gli utili derivanti dai pedaggi autostradali dei 32,3 chilometri di variante dell’A4 per evitare l’attraversamento di Mestre, sono passati dai 17 milioni di utili nel 2017 ai 23,4 del 2018. Utili che sono stati accantonati nel cosiddetto “tesoretto” arrivato, spiega la presidente di Cav Luisa Serate, a 138 milioni che da maggiosaranno girati nella piena disponibilità della regione Veneto.
Secondo De Berti «il modello Cav sta tutto nel fatto che gli utili dei pedaggi autostradali restano integralmente sul territorio. E prossimamente anche per Veneto Strade ci sarà un’integrazione con Cav, con quest’ultima che assurga a braccio operativo di Cav nella manutenzione della rete stradale. Su un’ipotesi di un’holding autostrade del NordEst che lascino gli utili sul territorio secondo il modello Cav, apriremo un tavolo tecnico-operativo».
Grazie al galoppo degli utili, Cav prevede nuovi investimenti: il nuovo amministratore delegato (e presidente di Anas), Ugo Dibennardo, ha annunciato che dal 2020 Passante, tangenziale di Mestre e raccordo con l’aeroporto “Marco Polo” saranno sorvegliati da squadriglie di droni. Arriveranno anche stazioni di ricarica per i veicoli elettrici e la connettività wi-fi per l’implementazione di servizi di telecontrollo e sicurezza per chi viaggia.
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