Il “nein” di Kompatscher alla Valdastico rintuzzato da Fugatti e Bond

Kompatscher: «opera inutile, dannosa e contradditoria». Fugatti: «alle opere del Trentino ci pensiamo noi, non l’Alto Adige». Bond: «completamento della Valdastico indispensabile per Veneto e Trentino». 

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Il presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, fa un’invasione di campo con fallo a gamba tesa sul completamento della Valdastico in Trentino, opera che il Veneto, il Vicentino e il Trentino attendono da trent’anni, scatenando immediate reprimende.

Secondo Kompatscher, completare la Valdastico Nord è inutile, dannoso e contradditorio in quanto «non si tratta di un miglioramento del traffico neanche per il Trentino, mentre aumenterà il traffico in A22. Sono intervenuto a tutti i livelli, compreso nel rapporto con il ministro Toninelli, per ricordare che non si tratta di una buona soluzione, e che il futuro è la rotaia».

Un’uscita, quella fatta a seguito di un’interrogazione da parte del consigliere altoatesino dei Verdi, Riccardo dello Sbarba, che è stata immediatamente criticata dai politici del Trentino e del Veneto. Secco e netto il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti: «il completamento della Valdastico Nord è una questione che riguarda il Trentino, non l’Alto Adige. Il Trentino è favorevole al suo completamento».

Decisa anche la reazione dal fronte veneto: secondo il deputato di Forza Italia, Dario Bond, «affermare come fa il presidente altoatesino che la Valdastico Nord è un’opera inutile e dannosa per il territorio significa non sapere come si muove il mondo e come lavora la manifattura del Nord Italia. Manifattura che proprio in Alto Adige lamenta un fortissimo deficit infrastrutturale, come ha affermato solo poche ore fa il presidente di Confindustria Alto Adige, richiamando la politica locale ai suoi doveri».

Secondo Bond «l’Italia possiede la seconda manifattura d’Europa, manifattura per la stragrande maggioranza concentrata nelle regioni del Nord Italia. Analisi condotte da centri studio super partes hanno certificato come la carenza di opere infrastrutturalipesino sulla competitività del sistema produttivo del Nord Italia per svariate decine di miliardi di euro. L’Italia non può più permettersi il lusso di correre con una gamba sola».

Di qui il “consiglio” al presidente Kompatscher «di occuparsi maggiormente di cose altoatesine, lasciando ai Veneti (e ai Trentini) di occuparsi delle infrastrutture che servono ai propri territori. Quindi – conclude Bond -, si faccia al più presto la progettazione definitiva della Valdastico Nord con raccordo a Rovereto Sud sull’A22 come chiesto dalla nuova giunta provinciale di Trento e, da qui, la si prolunghi fino a Riva del Garda per garantire all’alto Garda un accessibilità degna finalmente di questo nome. E, magari, s’inizi a concepire l’idea di andare oltre, realizzando un sistema di viabilità pedemontana tra Trentino e Lombardia per togliere dall’isolamento storico la Val Sabbia e le Valli Giudicarie».

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