Emilia Romagna, discussioni sulla data del voto regionale tra Lega e Pd

Salvini: «si voti il prima possibile». Bonaccini: «si voterà entro i limiti di legge». Elezioni entro i termini fissati, tra 27 ottobre e 26 gennaio.

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Il leader della Lega, Matteo Salvini, forte dell’ottimo risultato ottenuto sia alle Europee che alle comunali in Emilia Romagna, punta a sbancare il piatto delle regioni del Nord, conquistando anche quell’Emilia Romagna, da sempre “rossa”, che oggi risulta conquistabile dal centro destra. E, a tale scopo, Salvini si è detto disponibile a votare «anche subito».

Una dichiarazione che ha dato il via ad una serie di reazioni, soprattutto da parte della maggioranza Dem che guidala Regione. «L’ipotesi di un voto a marzo 2020, alle quali starebbe lavorando la Giunta regionale è totalmente infondata» annuncia la Regione Emilia Romagna che comunica anche il risultato del parere del costituzionalista Giandomenico Falcon, il quale conferma quanto già chiarito nei mesi scorsi, che per il rinnovo delle cariche regionali «si potrà votare tra il 27 ottobre 2019 e il 26 gennaio successivo, senza bisogno di alcuna legge regionale di recepimento: la legge nazionale risulta con ogni evidenza auto-applicativa».

«In base alle norme in vigore – precisa la Regione – le elezioni regionali si potranno tenere in una finestra temporale di tre mesi e non oltre i 60 giorni successivi la scadenza della legislatura, domenica 26 gennaio 2020. E non c’è naturalmente alcuna possibilità di andare contro le norme stesse».

«In Emilia Romagna per la data del voto vale ancora la legge, non i desiderata dei politici. Applicheremo quindi la legge che ha approvato il centrodestra, cioè Salvini, e non io, e andremo a votare nella finestra temporale prevista, che dispone di poterlo fare entro fine gennaio» ha dichiarato il presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, replicando così al ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha invocato elezioni il prima possibile in regione.

«Applicare la legge – dice Bonaccini – la trovo una cosa naturale. Nel frattempo, lavoro per abbassare le tasse alle imprese in montagna, operazione che sarebbe più semplice se sul progetto di autonomia regionale dell’Emilia Romagna questo Governo e il vicepremier Salvini fossero passati dalle parole ai fatti».

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