A22: missione dei vertici del Trentino Alto Adige tra i soci “meridionali”

Ultima uscita di Olivieri e Pardatscher al vertice della società. 

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L'incontro di Modena

Il rinnovo della concessione di A22, le prospettive della società per il prossimo futuro, i progetti e i rapporti con i territori, il tema della liquidazione dei soci privati: sono stati questi i punti al centro della serie d’incontri che hanno visto impegnati i vertici della regione Trentino Alto Adige (maggiore singolo azionista di Autostrada del Brennero Spa e, assieme agli enti locali regionali, realtà di maggioranza assoluta) con i soci territoriali da Verona a Modena.

Il presidente della Regione, Arno Kompatscher, assieme al suo vice, Maurizio Fugatti, si sono recati prima a Modena, poi a Mantova e infine a Verona. In tutti e tre gli incontri, contatto e dialogo con i rappresentanti del territorio e delle categorie economiche e sociali, al fine di approfondire il contenuto dell’accordo di cooperazione volto ad affidare direttamente la gestione della tratta autostradale Brennero-Modena ad una società “in house” a partecipazione interamente pubblica.

A Modena, Kompatscher e Fugatti assieme al presidente della società Luigi Olivieri, all’amministratore delegato di A22 Walter Pardatscher (entrambi all’ultima uscita pubblica da vertici della soceità), al direttore generale della Provincia di Trento Paolo Nicoletti, hanno incontrato la Giunta, il Consiglio provinciale e la Consulta economica della Provincia di Modena.  Kompatscher ha espresso l’auspicio che i territori siano ancora coesi nella gestione del passaggio relativo al rinnovo della concessione. Ha ricordato che in gioco non c’è solo la gestione dell’autostrada, ma del corridoio del Brennero nel suo complesso. Pardatscher è entrato nei dettagli del piano finanziario di A22 che prevede investimenti per oltre 4.140 milioni di euro sulla tratta autostradale e sui territori attraversati.

Uno dei primi interventi, ha spiegato Pardatscher, riguarda la realizzazione della terza corsia tra Verona Nord e l’intersezione con A1 per la quale la progettazione è in fase avanzata. La terza corsia dinamica tra Verona e Bolzano Nord è un altro degli investimenti previsti. Nella lista anche i lavori ai sovrappassi, alle barriere anti rumore, alle stazioni autostradali e ai centri per la sicurezza autostradale. Sono previsti inoltre investimenti per parcheggi e autoparchi, per le aree di servizio, per tecnologie, piazzole di sosta, barriere di sicurezza, manutenzioni delle opere d’arte. Per la viabilità locale di interesse per l’asse autostradale, A22 contribuirà per circa 30 milioni nella  provincia di Reggio Emilia e per 60 milioni di euro in quella di Modena.

A Mantova il secondo incontro. Sul piatto ci sono 110 milioni di contributo da parte di A22 per interventi sulla viabilità ordinaria funzionali all’asse autostradale, più 50 milioni per il porto e centro intermodale di Valdaro, assieme alle ricadute locali per i lavori relativi alla terza corsia tra Verona e Campogalliano e agli altri interventi considerati dal piano della società concessionaria. C’è molta attesa, è emerso, nella zona del mantovano per i progetti e gli impegni che discendono dal rinnovo della concessione dell’A22 e, alla presentazione del piano di investimenti, si sono registrati gli apprezzamenti da parte dei rappresentanti del territorio che hanno colto la necessità di agire da protagonisti nella programmazione e progettazione delle opere per cogliere appieno le potenzialità sottese all’accordo con lo Stato.

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L’incontro di Mantova

In capo agli enti pubblici, come ha spiegato Olivieri a margine dell’incontro, c’è l’impegno a progettare le opere. I contributi previsti sono importanti. In particolare sarà la tariffa ambientale, e – in attesa dell’attivazione di questa – gli accantonamenti del fondo per la ferrovia, a permettere il finanziamento per Valdaro, iniziativa che A22 considera importante perché arricchisce l’intermodalità della zona accostando al ferro e alla gomma anche il trasporto via acqua.

A Verona, Kompatscher e Fugatti  hanno incontrato gli amministratori locali guidati dal sindaco scaligero Federico Sboarina. Per Fugatti, «Verona e il Basso Trentino hanno molti tratti in comune e l’autostrada del Brennero rappresenta molto più di un tracciato». Dopo l’introduzione del sindaco Sboarina sono intervenuti Kompatscher e Olivieri. Il primo ha fatto presente che negli investimenti si è tenuto conto in modo equilibrato di tutti i territori, sia per quanto riguarda l’autostrada in senso stretto, sia per la viabilità di servizio. Focus particolare sugli 800 milioni di contributi per la viabilità funzionale, per progetti che saranno gestiti dai territori attraversati dell’autostrada. A tutto ció si aggiungono le risorse, derivanti dal pedaggio ambientale e, in attesa di questo, dal fondo ferrovia, destinate all’interporto di Trento, a quello di Verona e per il porto di Mantova.

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L’incontro di Verona

Ogni 5 anni, ha ricordato Kompatscher, è prevista una revisione delle tariffe, anche in base ai risultati che si otterranno e questo è un incentivo molto importante per fare velocemente gli investimenti previsti dal piano. È un accordo, ha detto, che ha un enorme potenziale, serve quindi gioco di squadra.

Olivieri ha fatto il punto sull’iter del rinnovo della concessione e sul piano finanziario degli investimenti che ha una valenza trentennale. Per la terza corsia verso Campogalliano, ha ricordato Olivieri, la progettazione è molto avanzata. Sarà la prima opera cantierata dopo la firma della concessione. La terza corsia dinamica, verso nord, prevede poi una dotazione tecnologica particolare oltre che interventi puntuali. Si lavorerà anche sui sovrappassi, per la sicurezza e perché costituiscono ricuciture del tessuto urbanistico. Anche per le barriere anti rumore sono previsti investimenti, oltre che per le stazioni autostradali, per i centri per la sicurezza, per i parcheggi, per le aree di servizio, per dotazioni che favoriscano il calo delle emissioni attraverso l’utilizzo di carburanti alternativi, come Gpl, idrogeno, metano, e dell’ energia elettrica.

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