Vistosa frenata dell’economia lombarda

Il Monitor dei distretti lombardi di banca Intesa Sanpaolo esamina nel dettaglio i vari comparti che risentono del rallentamento dell’export verso la Germania.

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acciaio prodotti piani in acciaio frenata dell'economia lombarda

Secondo il Monitor dei distretti industriali di Banca Intesa Sanpaolo, il 2019 si è aperto con una vistosa frenata dell’economia lombarda, con la contrazione delle esportazioni dei distretti tradizionali della regione, che registrano una variazione tendenziale del -1,5%, a valori correnti, quantificabile in circa 109 milioni di euro di export in meno rispetto al primo trimestre 2018. Il risultato è inferiore alla media distrettuale nazionale (+2,7%).

La performance rientra in un quadro di generale rallentamento dell’economia e del commercio mondiale. Inoltre, va segnalato come il confronto avvenga con un primo trimestre 2018 particolarmente brillante per le esportazioni dei distretti lombardi.

Nei primi tre mesi dell’anno le performance dell’export distrettuale lombardo sui mercati maturi sono state lievemente positive (+0,9% tendenziale), nonostante gli arretramenti subiti in Germania (-29 milioni di euro, -2,3%). Sono state trainanti le vendite negli Stati Uniti (+47 milioni di euro +8,9%) e in Canada (+19 milioni di euro +35,5%), dove sono evidenti gli effetti del CETA, l’accordo economico commerciale tra Unione europea e Canada entrato in vigore a fine 2017. Al contrario, i mercati emergenti hanno mostrato un nuovo calo (-5,4%), penalizzati dagli arretramenti subiti in Cina, Polonia, Turchia e Russia.

L’analisi eseguita per singoli distretti vede dieci realtà (su ventitré monitorate) con esportazioni in crescita nel primo trimestre 2019 coerentemente con le performance registrate a fine 2018, che vedevano un generale rallentamento del ritmo di crescita dell’export lombardo.

Tra i distretti in crescita emergono tre realtà dell’agroalimentare: il Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale (+17,3%), i Vini e distillati del Bresciano (+13,5%) e il Riso di Pavia (+3,1%). Positivo anche l’export di quattro distretti metalmeccanici: il Metalmeccanico del basso Mantovano (+8,6%), la Meccanica strumentale di Varese (+7,3%), la Meccanica strumentale del Bresciano (+2,9%), i Rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane (+1,5%). Export in crescita anche per i due distretti del legno: il Legno e arredamento della Brianza (+5,2%) e il Legno di Casalasco-Viadanese (+1,9%). A questi si aggiungono le Calzature di Vigevano (+5,7%).

Gli altri distretti della regione, in apertura del 2019, appaiono più in difficoltà. Tra questi, all’interno del settore della moda troviamo il Seta-tessile di Como (-5,9%), il Tessile e abbigliamento della Val Seriana (-1,7%), l’Abbigliamentotessile gallaratese (-4,3%) e la Calzetteria di Castel Goffredo (-17,7%). In alcuni distretti della filiera metalmeccanica e dell’automotive pesa il rallentamento dell’economia tedesca, che rappresenta il principale mercato di sbocco. Tra questi la Meccanica strumentale di Bergamo (-16,7%), il Metalmeccanico di Lecco (-0,4%), la Lavorazione dei metalli della Valle dell’Arno (-5,6%), la Gomma del Sebino (- 4,5%).

È molto incerto il quadro relativo alla seconda parte dell’anno visto che le tensioni presenti sui mercati internazionali restano altissime. Il rinvio a novembre delle decisioni sull’introduzione di dazi USA sulle importazioni di auto e componenti e su “Brexit” potrebbe addirittura spingere le imprese ad anticipare alcuni scambi commerciali, con effetti positivi sull’andamento di breve periodo delle esportazioni italiane nei mercati interessati. Inoltre, in un contesto che è divenuto volatile e non più di crescita diffusa, è assai probabile che l’andamento dell’export italiano e lombardo continui a presentare una notevole dispersione di risultati. Per le imprese distrettuali sarà fondamentale riuscire a cambiare rapidamente il loro raggio d’azione in funzione delle opportunità di crescita che potranno emergere nelle varie aree del mondo e di eventuali chiusure e/o tensioni presenti di volta in volta nei vari sbocchi commerciali.

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