Lamborghini come Ferrari verso lo scorporo per una quotazione autonoma in Borsa

La casa del Toro stimata dagli analisti di Bloomberg valere 10 miliardi di euro. Ma per il momento il gruppo Volkswagen frena. Ma il successo dell’operazione FCA-Ferrari potrebbe indurre all’operazione. 

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Un altro marchio di produttori di auto da sogno, sempre emiliano, potrebbe approdare autonomamente in Borsa dopo Ferrari: la candidata potrebbe essere Lamborghini che secondo gli analisti di Bloomberg «vale quasi 10 miliardi di euro» e potrebbe ambire ad una quotazione per scatenare il proprio valore nascosto, così come accaduto per FCA con lo scorporo di Ferrari.

In casa Volkswagen è in pieno corso un riassetto, già iniziato con la parziale Ipo di Traton, la divisione del gruppo tedescoche incorpora i veicoli pesanti di Scania e di Man. Secondo Bloomberg «la struttura bizantina del Gruppo Volkswagen che possiede 12 marchi automobilistici, ha dimostrato di essere soggetta a tensioni negli ultimi tempi».

Al pari di Ducati, Lamborghini è di proprietà di Audi, a sua volta controllata da Volkswagen. Secondo il Gruppo, comunque, interpellato da Bloomberg su una possibile quotazione di Lamborghini, al momento «non ci sono decisioni su eventuali cambiamenti di struttura per Audi». Ma la recente scomparsa di Ferdinand Piech, fautore della crescita del gruppo Volkswagen-Audi-Porsche attraverso acquisizioni qualcosa potrebbe cambiare nella strategia del colosso tedesco dell’auto.

Determinante per l’aumento di valore di Lamborghini la nuova gamma di modelli, che dopo il lancio di successo del Suv Urus, che va ad affiancarsi alle supersportive Huracàn e Aventador, ha quasi raddoppiato la produzione, avvicinandosi velocemente al livello di vendite di Ferrari. Nel 2018, la casa del Toro ha visto le vendite salire di ben il 51% a 5.750 unità, grazie anche ai 1.700 Urus, che ha ulteriore spazio di crescita. Per il Toro di Sant’Agata Bolognese il mercato Usa continua ad essere il principale, in cui realizza il triplo delle vendite rispetto al Regno Unito, secondo in classifica. La Casa poi può contare sulla nuova Aventador e presto su una ibrida, prevista nel 2020, che potrebbe portare i margini, secondo gli analisti di Bloomberg, fino a «oltre il 30% dei ricavi», secondo i quali prima Lamborghini valeva 8,17 miliardi di euro.

La quotazione di Traton del resto non è che il «primo risultato tangibile» di una revisione durata 3 anni. Il Gruppo Volkswagenvede tra gli azionisti gli eredi di Ferdinand Porsche, tra cui il nipote Ferdinand Piech recentemente scomparso, il Lander della Bassa Sassonia e il Fondo sovrano del Qatar. In passato i marchi Porsche e Ducati – quest’ultimo voluto da Piech per rivaleggiare con Bmw anche nel settore delle moto ad late prestazioni – erano indicati come possibili attività da cedere, ma più recentemente la strategia è cambiata.

Intanto, il successo della quotazione di Ferrari è stato netto per la felicità degli azionisti (in particolare di quelli di FCA): oggi il corso dell’azione è praticamente raddoppiato rispetto ai 60 euro del debutto a Wall Street nell’ottobre 2015.

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