Il 10 ottobre si celebra la Giornata mondiale della vista

Una visita può salvare la vista. Offerte in tutt’Italia 30.000 visite da parte delle varie organizzazioni locali. Romanelli: «importante la diagnosi precoce, sia in età prescolare che in quella adulta per evitare danni permanenti alla vista».

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Basta una visita a salvare la vista: diagnosticare per tempo malattie degli occhi permette di curarle prima che faccianodanni irreparabili e la Giornata mondiale della vista che si celebra il 10 ottobre serve per sensibilizzare le persone alla prevenzione.

La Società Oftalmologica Italiana (Soi) per l’occasione ha organizzato una grande campagna di prevenzionesalva-vista”, con ben 30.000 visite gratuite rivolte a chi non ne ha mai fatta una. «La vista è un bene prezioso da cui dipende oltre l’80%del nostro modo di percepire il mondo – spiega Matteo Piovella, presidente della Soi – per questo vogliamo diffondere il messaggio che “La vista ti salva la vita”».

Per proteggerla è necessario sottoporsi regolarmente ad una visita medica oculistica. «Solo così si possono identificareper tempo malattie, quali glaucoma, cataratta e degenerazione maculare, che devono essere curate subito per non portare alla cecità» afferma Federica Romanelli, dirigente medico dell’area oculistica della sanità trentina, una delle realtà all’avanguardia in Italia nel campo della prevenzione, specie quella prescolare. «In questo campo, la sanità trentinaè un esempio in tutt’Italia per le iniziative che sono state attuate nel corso degli ultimi anni, che ha portato ad avere controlli di massa di tutta la popolazione in età infantile, attuati da personale sanitario presso tutte le scuole in modo da individuare in anticipo problemi che possono essere curati – dice Romanelli –. Ma non si deve trascurare l’età adulta, sia quando si è al lavoro o si fa sport, tempo libero o attività domestiche. Troppo spesso si sottovaluta la prevenzione ad un organo, l’occhio, che è molto delicato e sensibile. Si sottovalutano gli attacchi che possono giungere dall’impiego dimateriali corrosivi o la dispersione di scaglie senza adeguate protezioni, oppure i postumi di colpi alla testa che possono portare lesioni permanenti tra la retina e il nervo ottico. Oppure anche le conseguenze sulla vista da patologie del metabolismo o della bocca trascurate».

La maggior parte delle persone, aggiunge Piovella, «non vede il rischio reale di perdere questo bene prezioso ma, secondo le stime, entro il 2050 il numero delle persone cieche triplicherà».

Quale il calendario dei controlli oculistici da seguire durante la vita? «Bisognerebbe effettuare una visita alla nascita, entro i primi 3 anni d’età – ricorda Romanelli – e il primo giorno di scuola, a 12 anni. A partire da 40 anni, quando inizia a manifestarsi la difficoltà a vedere da vicino per l’insorgenza della presbiopia, ogni due anni comprensiva della misurazione della pressione oculare per verificare l’insorgenza del glaucoma, e per gli ultrasessantenni una volta l’anno. Chi ha avuto interventi agli occhi o presenta malattie oculari dovrebbe invece sottoporsi a visita medica da uno specialista almeno una volta all’anno».

Per questo, la Soi, in collaborazione con la Fondazione Insieme per la Vista Onlus e a IAPB Italia, per la Giornata mondiale della vista mette a disposizione 7.000 esperti per offrire 30.000 visite gratuite a coloro che non si sono mai recati dal medico oculista.

L’elenco degli studi dove sarà possibile prenotarle è disponibile sul sito www.soiweb.com.

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