Dermatite grave: i danni sono anche psicologici

Malattia infiammatoria di tipo cronico, fastidiosa e antiestetica. Controlli gratuiti in tutt’Italia grazie alla Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST).

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La dermatite è una malattia infiammatoria di tipo cronico caratterizzata da costante e intenso prurito, pelle secca e comparsa di fastidiose vescicole potenzialmente su tutto il corpo. Non si tratta di una malattia contagiosa, è vero, ma è notevolmente fastidiosa, decisamente antiestetica e, nei casi più gravi, può arrivare a influire negativamente sullo stato psicologico di chi ne è affetto. Infatti, in casi estremi di dermatite, la qualità della vita può essere talmente alterata tanto da indurre alla depressione.

Il rischio depressione per chi soffre di gravi dermatiti

Esistono in realtà diverse tipologie di dermatite, e sebbene nessuna di esse comporti rischi particolari per la salute si tratta comunque di una malattia in grado di inficiare la qualità di vita di una persona in maniera molto profonda. Una realtà, questa, valida soprattutto per quel 10% di malati che soffrono di una forma più grave di infiammazione, con sintomi che portano a soffrire di un prurito continuo e di desquamazione evidente della pelle, arrivando fino alla secchezza in gola.

Tuttavia, è soprattutto la situazione a livello cutaneo ad essere preoccupante e difficile da sostenere, anche e soprattutto in pubblico, dato che la pelle si spacca sulle mani, sul viso, sul collo e tutte le parti visibili. Tutto questo conduce quindi a una battaglia continua che non può essere affrontata solo con i farmaci al cortisone, arrivando quindi a necessitare di terapie e prodotti specifici per poter ottenere un qualche sollievo. Si tratta dunque di una situazione che può arrivare a influirepesantemente sull’umore, predisponendo i malati a soffrire di depressione, dato che essendo una patologia rara coloro che ne sono affetti tendono a sentirsi poco compresi dal proprio medico e da chi si ha accanto. Essendo poi una malattia studiata soprattutto nell’età infantile, ne risulta che molti pazienti hanno la sensazione di sentirsi sempre più soli e abbandonati anche dalla sanità pubblica, tanto che alcuni sono arrivati a perdere il lavoro a causa degli stati depressivi conseguenti alla malattia.

Terapie in continua evoluzione

Per le situazioni meno complesse i rimedi topici spesso sono la soluzione più indicata e, soprattutto, meno invasiva del cortisone, che sebbene molto utile può avere una serie di effetti collaterali da non sottovalutare. Per le forme più gravi invece bisogna intervenire con delle terapie mirate, ben calibrate e monitorate costantemente. Infatti solo un monitoraggio continuo può aiutare ad intervenire efficacemente sulla dermatite atopica, adeguando la cura secondo la risposta progressiva del paziente. Fortunatamente, però, la ricerca va avanti soprattutto per quanto riguarda alcune nuove terapie basate su anticorpi monoclonali.

Visite gratuite in tutta Italia

E intanto le associazioni si mobilitano. Infatti la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), ha promosso la campagna “Dalla parte della tua pelle: un’iniziativa che prevede l’offerta di visite gratuite e che si terrà anche in diverse città del nord come Trento e Verona. Si tratta di consulti medici gratuiti, da effettuare su prenotazione presso dei centri medici attrezzati e collocati nelle strutture ospedaliero-universitarie. Qui ci saranno degli specialisti dermatologici che offriranno la loro consulenza ai pazienti affetti dalle forme più gravi di dermatite con lo scopo di indicare loro, caso per caso, il percorso più adatto da affrontare.

La dermatite è una malattia che colpisce una percentuale di popolazione relativamente bassa, ma che nelle sue forme più gravi rischia di minare pesantemente la vita di chi ne è affetto. Proprio per questo, è necessario informarsi maggiormente sull’argomento.

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