Con un valore medio pari a 13.587 euro per addetto nel 2018, gli investimenti per addetto in provincia di Trento sono aumentati del 4,8% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è frutto della variazione positiva sia della componente materiale (investimenti fissi lordi), cresciuta del 4,1%, che della componente immateriale, in aumento dell’11,9%.
Il dato emerge dall’indagine congiunturale annuale, curata dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento, dove risulta che nel 2018 il 24,6% delle imprese ha effettuato investimenti per un valore superiore ai 10.000 europer addetto, il 63,2% ha investito meno di 10.000 euro, mentre il 12,1% non ha effettuato interventi.
A livello settoriale, si distinguono per intensità degli investimenti il settore manifatturiero (23.146 euro/addetto) e il commercio all’ingrosso (16.149 euro/addetto). Il meno dinamico dei settori (4.304 euro/addetto) è risultato invece quello dei servizi alle imprese, comparto nel quale il peso finanziario di attrezzature e macchinari è storicamente piuttosto basso.
La finalizzazione degli investimenti operati nel corso del 2018 riguarda innanzitutto la sostituzione di impianti usurati, guasti e obsoleti (57,6%). Seguono, per frequenza, l’ampliamento della capacità produttiva (24,7%), il miglioramento di qualità rilevanti dei prodotti esistenti (24,5%) e il rinnovamento e miglioramento della flessibilità dei processi produttivi (21,7%).
Le decisioni circa l’entità degli investimenti delle imprese sono state condizionate in primis dall’andamento della domanda (36,2%), ma anche, e in maniera rilevante, dalla disponibilità di condizioni monetarie e finanziarie favorevoli (32,1%), dall’andamento del mercato di riferimento (27,8%) e dal superammortamento/iperammortamento (24,4%).
Altri fattori via via meno incisivi sono rappresentati dagli incentivi e agevolazioni introdotti a livello provinciale (14,0%), dal Piano nazionale industria 4.0 (8,8%) e dagli incentivi fiscali nazionali (6,7%). Il credito d’imposta per le spese in R&S ha invece influito più marginalmente e, in particolare, per le unità di più piccola dimensione.
Da sottolineare che, a fine 2018, l’occupazione delle imprese esaminate presentava un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente; tale incremento è determinato dalla crescita occupazionale delle unità di media e grande dimensione, mentre le piccole imprese evidenziano una stabilità di fondo.
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