Epidemia di coronavirus: vertice tra regione Friuli Venezia Giulia e sistema bancario locale

Difficile prevedere impatto finanziario dell’epidemia. La Regione vara un fondo da 25 milioni a sostegno delle imprese coinvolte nella crisi. 

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pagamenti ritardati ripresa economica

Anche se non colpito come in altre realtà italiane, l’epidemia di coronavirus ha avuto pesati ripercussioni sul tessuto economico e finanziario delle imprese attive in Friuli Venezia Giulia, anche se al momento è difficile «prevedere e quantificare» l’impatto economico che l’emergenza coronavirus sta avendo su imprese e famiglie in Regione come ha detto il presidente della Commissione Abi regionale, Lorenzo Sirch, al termine di un confronto con il governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, l’assessore alle Finanze Barbara Zilli, e i rappresentanti degli istituti di credito regionali.

«L’operatività delle banche in Regione – ha precisato Sirch – è di circa 30 miliardi di prestiti di cui circa 2,2 miliardi sononon performing”. Ora si sentono le conseguenze di problematiche finanziarie in capo solo ad alcuni soggetti che scontano situazioni particolari. Probabilmente – secondo Sirch – ci saranno effetti più diffusi».

L’auspicio del presidente dell’Abi Fvg, è che «siano meno pesanti e che nel frattempo arrivino le misure nazionali che possano aiutare a superare il problema». Per Sirch nell’immediato ci sono «due piani di risposta». Da una parte, ha fatto sapere, quella adottata da «singole banche che operano sul territorio e stanno già incontrando i propri clienti che iniziano ad avere difficoltà collegate a questa emergenza». Dall’altra, ci sono «le iniziative di sistema. E qui è particolarmente importante – ha concluso Sirich – il tavolo di lavoro avviato dall’Abi a livello nazionale per ottenere una moratoria dei pagamenti».

Intanto la giunta regionale si porta avanti. Il maxi-emendamento alla leggeSviluppo Impresametterà a disposizione 25 milioni di euro di finanziamenti agevolati per imprese coinvolte nella crisi derivante dall’epidemia di Coronavirus in deroga alla regola del “de minimis” e la Regione, come ha detto in un incontro con le categorie economiche, l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Bini, sta facendo pressione sul Governo in queste ore, affinché «le misure previste per le zone rosse vengano estese anche alle gialle con adeguati finanziamenti. Dall’ascolto – ha commentato Bini – sono emerse importanti sollecitazioni, che saranno oggetto di riflessioni nelle prossime ore».

Illustrando nel dettaglio gli articoli del maxi-emendamento in approvazione questa settimana in Consiglio regionale, Bini ha evidenziato che sono di 14 milioni di euro le liquidità disponibili sulle sezioni per gli interventi anticrisi a favore delle imprese commerciali, turistiche e di servizio, e di 2,3 milioni quelle per le imprese artigiane e a sostegno delle attività produttive. Per finanziamenti limitati, Banca Mediocredito Fvg potrà concederli senza l’acquisizione di garanzie, e i finanziamenti saranno concessi al tasso fisso dell’1%. Bini ha poi garantito che potranno essere fatte affluire alle sezioni risorse dagli altri fondi di rotazione amministrati dal Frie.

Un altro articolo del maxi-emendamento prevede di assegnare 4 milioni di euro ai Confidi per la concessione di garanzie alle imprese, che andranno ad aggiungersi a ulteriori risorse (3,6 milioni) stanziate in passato per fronteggiare le crisi creditizie, e infine un ulteriore articolo prevede la sospensione delle rate sui fondi di rotazione.

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