Da Federdistribuzione proposte per Fase 2 “Possiamo essere un modello”

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ROMA (ITALPRESS) – La grande distribuzione come modello per tutti nella fase 2. Davanti alle incertezze che comportera’ la ripresa, servono appigli sicuri e alcuni li suggerisce – in un decalogo di proposte sottoposte all’attenzione del governo – Federdistribuzione. E’ il suo presidente, Claudio Gradara, a ricordare che “le aziende della Gdo hanno saputo gestire le distanze, hanno saputo disciplinare le code e garantire i sistemi di sicurezza – evidenzia in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ – E tutto questo nella fase piu’ acuta dell’epidemia”. Ma non tutto funziona ancora come dovrebbe, da qui la richiesta di “rimuovere alcuni ostacoli, a cominciare dalla limitazione delle aperture: gli orari limitati infatti aumentano le code e gli assembramenti. In questa fase di stabilizzazione non hanno piu’ motivo di esistere. Cosi’ come andrebbero rimossi anche i divieti di spostamenti territoriali che spesso penalizzano aree poco fornite o con poche alternative di approvvigionamento alimentare”. Gradara invita poi la gente ad abituarsi “a utilizzare di piu’ le app per evitare le code, dovra’ mantenere le distanze, avere un controllo di temperatura prima dell’ingresso, avere a che fare con un personale sempre protetto da sistemi di sicurezza”. La Gdo, inoltre, “continuera’ a puntare sulla spesa online ma non e’ pensabile rinunciare ai canali tradizionali”. Inoltre “bisogna avere regole certe e uguali per tutti. Le aziende italiane e quelle straniere che operano in Italia pagano le tasse nel nostro Paese a differenza di altri grandi player multinazionali del settore e questo genera un dumping fiscale difficile da colmare. Per questo chiediamo regole di competizione uguali per tutti nel mondo dell’ecommerce”.
(ITALPRESS).

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