Ancora blocchi austriaci al traffico merci al Brennero

De Micheli: «a rischio la competitività delle imprese italiane». Bond: «indispensabile difendere l’export della manifattura italiana». Uggè: «ora basta! Bene l’intervento del ministro ai Trasporti».

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Divieti di circolazione per i Tir Corridoio del Brennero

L’Italia deve reagire con fermezza al doppiopesismo di alcuni paesi confinanti, per giunta appartenenti all’Unione Europea come l’Austria, che applicano le norme europee solo quando fa loro comodo, come nel caso degli ingiustificati blocchi austriaci al traffico merci in ingresso ai valichi di confine, con inutili controlli che fanno perdere un sacco di tempo alle imprese di autotrasporto, oltre che minare la competitività della manifattura italiana.

Il ministro ai Trasporti italiano, la Dem Paola De Micheli, è finalmente scesa in campo contro il disinvolto comportamento austriaco: «la vicenda austriaca ci sta creando grossissimi problemi alla manifattura italiana. Non poter trasportare le merci secondo le normali modalità impone alle imprese costi più alti e in questo modo le stesse imprese rischiano di perdere competitività. Non ce lo possiamo permettere» aggiungendo che l’Italia chiederà in sede europea di eliminare le limitazioni al traffico. Una richiesta che deve essere posta a Bruxelles in modo molto più deciso che in passato, ponendo il governo austriaco dinanzi alle sue ineluttabili responsabilità.

I lunghi e minuziosi controlli ai Tir italiani che entrano in Austria danno il destro al deputato Bellunese di Forza Italia, Dario Bond, di applicare immediatamente la reciprocità anche ai mezzi austriaci che entrano in Italia dal Brennero e da Tarvisio. «Siamo sicuri che gli automezzi austriaci oppure quelli che entrano in Italia siano sicuri? Mentre loro viaggiano serenamente verso il nostro Paese, l’Austria tiene chiusi i confini a noi italiani, mentre li apre a tutti gli altri. Un ingiustificato comportamento che penalizza le nostre aziende – afferma Bond -. Basti pensare a quelle del trasporto, costrette a restare ferme (o quasi) fino ai confini dell’Austria, per le forti limitazioni al traffico merci imposte all’Italia. Tutto ciò sta causando disagi alla logistica e problemi alle aziende italiane del trasporto, mettendole in condizioni di aumentare i costi e rischiare di perdere competitività. Chiediamo al Governo, in particolare al ministro De Micheli, di tutelare il comparto, adottando tutte le misure necessarie per la difesa e il rilancio di un settore che, per il nostro Paese, si è rivelato, anche nella pandemia, strategico e indispensabile e di agire in maniera ferma verso l’Austria». 

Contro i blocchi austriaci al traffico merci protesta anche Conftrasporto Confcommercio: «da tempo il governo austriaco attua iniziative tendenti a limitare la capacità concorrenziale del sistema economico italiano – afferma il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto, Paolo Uggè -. Una volta è la questione ambientale a decretare i divieti ai mezzi pesanti, un’altra volta è l’emergenza Covid-19. Gli atteggiamenti ostruzionistici nei confronti dell’economia del nostro Paese proseguono, nonostante la situazione d’emergenza legata al virus si stia risolvendo. È ora di dire basta». 

Uggè richiama il governo BisConte alle sue responsabilità: «da tempo chiediamo che il Governo italiano denunci alle autorità competenti europee il comportamento dell’Austria e metta in atto punti di controllo per garantire la sicurezza stradale, verificando le condizioni degli automezzi, soprattutto austriaci, che entrano nel nostro Paese dai valichi del Brennero e di Tarvisio. È finito il tempo delle dichiarazioni: quando il gioco si fa duro entrano in campo i duri, e Conftrasporto è pronta a sostenere qualsiasi iniziativa che il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, vorrà assumere a difesa non solo delle imprese di autotrasporto italiano, ma di tutta l’economia nazionale».

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