I trimestre 2020: esportazioni italiane in forte calo specie a NordEst

Per il Triveneto il calo è stato del 6,8% contro il 3,3% del NordOvest.

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La dinamica territoriale delle esportazioni italiane nel primo trimestre 2020 è condizionata dagli effetti economici che l’emergenza Coronavirus ha avuto sull’export italiano nel mese di marzo, con un calo congiunturale dell’export che interessa le ripartizioni territoriali con intensità diversa, risultando particolarmente marcata per il NordEst che da solo spiega la metà della contrazione dell’export nazionale. 

Su base annua, la dinamica delle esportazioni è negativa per tutte le ripartizioni, a eccezione del Mezzogiorno. La flessione tendenziale dell’export ha interessato le principali regioni italiane esportatrici: nel primo trimestre 2020, il calo delle vendite da Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte contribuisce per 2,2 punti percentuali alla flessione su base annua dell’export nazionale.

Nel dettaglio dei dati diffusi dall’Istat, nel primo trimestre 2020 si è verificata un’ampia diminuzione congiunturale delle esportazioni italiane per tutte le ripartizioni territoriali: superiore alla media nazionale per il NordEst (-6,8%) e per il Sud e Isole (-5,4%), più contenuta per il Centro (-3,5%) e per il NordOvest (-3,3%).

Nello stesso periodo l’export mostra un calo su base annua superiore alla media nazionale per il NordEst (-2,5%) e il NordOvest (-2,2%), meno ampio per il Centro (-1,5%), mentre il Mezzogiorno segna un lieve aumento delle vendite (+1,1%), sintesi del calo del -1,3% per il Sud e della crescita del +7,5% per le Isole. 

Nei primi tre mesi del 2020, la flessione tendenziale dell’export interessa oltre la metà delle regioni italiane ed è più ampia per Valle d’Aosta (-21,4%), Basilicata (-17,2%) e Marche (-9,5%). Da segnalare la performance negativa della Lombardia (-3,0%) che da sola contribuisce per 0,8 punti percentuali alla flessione su base annua dell’export nazionale. Diversamente, tra le regioni più dinamiche all’export, nel confronto con il primo trimestre 2019, ci sono Molise (+57,0%), Liguria (+39,0%) e Sardegna (+12,2%). 

Nel periodo gennaio-marzo 2020, il calo delle vendite di macchinari e apparecchi da Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto e di metalli di base e prodotti in metallo dalla Lombardia contribuisce alla diminuzione tendenziale dell’export nazionale per 1,7 punti percentuali. Per contro, l’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Lombardia, Toscana, Veneto e Marche contrasta per 1,6 punti percentuali la flessione dell’export. esportazioni italiane

Nel primo trimestre 2020, un impulso negativo alla dinamica su base annua dell’export nazionale proviene dalle vendite del Lazio verso gli Stati Uniti (-35,0%) e della Lombardia verso Germania (-8,2%), Francia (-7,0%) e Spagna (-7,8%). 

Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance negative di Frosinone, Alessandria, Brescia, Reggio nell’Emilia, Bergamo e Pesaro e Urbino. Positive le performance di Genova, Arezzo e Roma.

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