Cresce a NordEst l’allarme contagi per il rinvenimento di nuovi focolai di contagio da Coronavirus quasi sempre causati da immigrati regolari che tornano dalle vacanze nei loro paesi d’origine o dagli irregolari in arrivo dal Sud Italia o dal corridoio balcanico.
Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, da giorni sferza il Governo BisConte sulla necessità di presidiare i confini a NordEst del Paese verso gli afflussi dal corridoio balcanico. Secondo Fedriga «è qui che c’è la vera emergenza migratoria, non al Sud», così come è facile constatare «come molti dei casi di contagio da Coronavirus siano strettamente legati all’immigrazione incontrollata, specie in una realtà come quella del Friuli Venezia Giulia che fino ad ora si è ben difesa».
Gli irregolari contagiati devono svolgere obbligatoriamente la quarantena, e con essi chi è venuto a contatto con gli infetti, stando attenti, sottolinea Fedriga, «ad evitare che questi fuggano dai luoghi di confinamento sanitario».
Secondo il Governatore, la Regione «non può permettersi altri ingressi clandestini, pena il mettere a rischio la salute dei cittadini, che hanno osservato scrupolosamente le misure anti Coronavirus. Oggi vediamo che circa l’80% dei contagiati ha avuto rapporti con l’estero: i protagonisti di questo flusso di immigrazione irregolare arriva da Paesi con sistemi sanitari fragili, come Pakistan e Afghanistan, transitando nell’area dove ci sono contagi molto alti».
Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, rilancia sull’allarme contagi insistendo sul collegamento tra i nuovi focolai di Coronavirus e l’immigrazione: «il virus entra da fuori o qualcuno ce lo porta dentro in Veneto».
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