Rinvio a giudizio del governo BisConte ancora da archiviare?

Lo studio di previsione del matematico Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler di Trento, consegnato al governo già il 12 febbraio, evidenziava scenari che poi si sono avverati. Bond: «autorizzare il rinvio a giudizio dei ministri coinvolti».

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Dario Bond, presidente del Fondo Comuni Confinanti.

Qualche settimana fa, è giunta notizia della richiesta di autorizzazione a procedere al Parlamento di rinvio a giudizio penale nei confronti di gran parte dei ministri del governo BisConte a seguito di numerose denunce presentate da cittadini ed operatori del diritto in merito alla lacunosa gestione dell’emergenza Coronavirus che ha comportato la morte di 35.000 persone, con oltre 1.000 operatori sanitari deceduti per aver lavorato privi delle adeguate protezioni a contatto con il virus. 

Ha fatto discutere che nella richiesta di rinvio a giudizio inoltrata dai giudici all’organismo parlamentare competente ci si affrettasse a consigliare di archiviare il tutto perché basato su fonti non provate.

Peccato che l’infondatezza delle accuse non paia effettivamente tale. La stampa ha portato alla luce che già il 12 febbraio scorso il matematico trentino prof. Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler di Trento aveva consegnato al Comitato tecnico scientifico, nominato dal ministro alla Salute Roberto Speranza, uno studio probabilistico sugli effetti del Coronavirus in Italia, quando questo era ancora lontano circa 2 settimane dalla scoperta del “paziente zero” di Codogno. 

Uno studio dettagliato, in cui il prof. Merler elencava diversi scenari probabilistici, tra cui quello della mortalità stimabile tra le 35.000 e le 60.000 vittime. 35.000 vittime che si sono puntualmente verificate e che, forse, avrebbero potuto essere di gran lunga minori se lo studio del prof. Merler fosse stato preso in seria considerazione dagli esponenti del governo BisConte.

Alla luce di questo fatto, il deputato Bellunese di Forza Italia, Dario Bond, si domanda se «gli esponenti del governo BisConte per i quali è stata chiesta al Parlamento l’autorizzazione a procedere per poterli processare per reati gravissimi possono ancora dire di avere la coscienza tranquilla e di derubricare il tutto con un “non si poteva prevedere” quando c’è stato chi lo ha previsto, azzeccandoci per giunta?» Domanda più che lecita.

«Se fossi nei panni di Chez Giuseppi e della sua allegra compagnia di malgoverno italiano inizierei a dormire sonni agitati – prosegue Bond -, sempre che il Parlamento e la magistratura vogliano effettivamente accertare le responsabilità – che ci sono – in merito alla farlocca gestione della pandemia da Coronavirus in Italia».

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