Credit Agricole lancia Opa da 700 milioni di euro su Credito Valtellinese

Si rafforza sul territorio del NordEst la banca agricola francese dopo avere conquistato nel tempo l'ex Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Friuladria, Carispezia, CariRimini, CariCesena e Cassa di Risparmio di San Miniato.

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La banca francese Credit Agricole punta ad ulteriori espansioni in Italia attraverso la sua filiale Crédit Agricole Italia, controllata per il 75,6% dall’istituto transalpino, che ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto (Opa) volontaria totalitaria sul Credito Valtellinese, al prezzo di 10,50 euro per azione (il 53,9% rispetto al prezzo medio ponderato degli ultimi 6 mesi e il 21,4% in più rispetto al valore al 20 novembre) e per un totale di 737 milioni di euro. 

L’investimento che sarà coperto da un aumento di capitale che si renderà necessario per mantenere in equilibrio i ratio patrimoniali di Crédit Agricole Italia e sarà sostenuto per la maggior parte dalla capogruppo con sede a Montrouge, nell’Ile de France, ha spinto in deciso rialzo i titoli Creval che hanno chiuso con un rialzo del 23,7% a 10,75 euro. 

Credit Agricole Italia, nata dall’ex Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, ha acquistato diversi istituti di credito negli ultimi anni come Friuladria, Carispezia, CariRimini, CariCesena e Cassa di Risparmio di San Miniato, mentre la capogruppo transalpina ha rilevato Pioneer da Unicredit e nel credito al consumo può contare su alleanze con Fca Bank e Banco Bpm. 

L’offerta per Creval punta a consolidare la dimensione di Crédit Agricole Italia rendendola la sesta banca commerciale in Italia con 3 milioni di clienti e una quota di mercato del 5% circa, sfruttando il forte radicamento territoriale dell’istituto valtellinese, in particolare in Lombardia, la regione più ricca d’Italia e una delle più ricche in Europa, e la sua presenza in altre aree non presidiate direttamente dai francesi come la Sicilia o il Trentino e la Valle d’Aosta, dove invece è presente il Credito Valtellinese.

Giampiero Maioli, amministratore delegato di Credit Agricole Italia, ha sottolineato il carattere amichevole dell’offerta, anticipata ai vertici del Creval tramite «colloqui cordiali». In attesa di una risposta ufficiale da Sondrio, le prime reazioni sono state favorevoli sia da parte di altri investitori che dai sindacati. 

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