PatchAi completa un round di investimento da 1,7 milioni

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Lo Studio CBA ha assistito la startup padovana PatchAi, attiva nel campo della digital health, in un nuovo round finanziario da 1,7 milioni di euro.

L’investimento, suddiviso in due tranche guidate rispettivamente da UV CAP e SFEM Italia, consentirà a PatchAi non solo di supportare la ricerca clinica, grazie al focus sul patient engagement, ma anche di rafforzare il proprio posizionamento come player su scala internazionale.

Il round porta la startup di Padova, accelerata in Silicon Valley da Plug and Play, a 3 round chiusi, per un totale di 2,56 milioni di euro raccolti in soli 2 anni dalla sua costituzione.

PatchAi nasce dall’esperienza in campo sanitario dei suoi quattro fondatori Alessandro Monterosso, Filip Ivancic, Kumara Palanivel e Daniele Farro.

Sono riusciti a sviluppare un assistente virtuale empatico che utilizza l’intelligenza artificiale per personalizzare il dialogo con il paziente e raccogliere Conversational Patient Reported Outcomes (Co-PRO®).

La soluzione PatchAi, entrata sul mercato a fine 2019, ha fatto grandi passi avanti nel 2020 anche in seguito ai bisogni emergenti legati alla pandemia Covid-19.

Lo Studio CBA ha assistito PatchAi con un team di professioniste guidate dalla counsel Milena Prisco con la socia Barbara Sartori e l’associata Barbara Patacchiola.

Gli aspetti notarili sono stati seguiti dal notaio Giovannella Condò dello studio Milano Notai.

Scopri tutti gli incarichi: Barbara Patacchiola – CBA; Milena Prisco – CBA; Barbara Sartori – CBA;