Macroregione adriatico-ionica (Eusair): via al V forum annuale

Al centro della strategia la ripresa economica, il turismo e l’allargamento dell’iniziativa.

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eusair Macroregione adriatico-ionica

La ripresa del settore turistico così come quella delle industrie culturali e creative, ma anche la transizione digitale e verde sono i temi al centro del quinto forum annuale per la strategia Ue della Macroregione adriatico-ionica (Eusair), che riunisce in un’unica strategia di sviluppo Italia, Croazia, Grecia, Slovenia e i Balcani (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia), e che ha preso il via in forma digitale. 

Secondo il commissario Ue alla Coesione, Elisa Ferreira, che ha aperto il forum, tre azioni saranno fondamentali per la cooperazione nell’area: assicurarsi che tutti i fondi disponibili siano allineati con la strategia locale, coinvolgere sempre di più la società civile e fare tutto il possibile per appoggiare il processo di allargamento ai Balcani occidentali. 

«Il motto dell’Ue “uniti nella diversità” si confà molto bene a questa Regione – ha aggiunto Ferreira -. Ma siamo anche uniti nella risposta alla crisi, nella solidarietà per chi ha bisogno e nel lavoro per un futuro verde e digitale».

Anche i Balcani avranno un ruolo chiave per la ripresa dell’Europa, secondo il commissario Ue all’Allargamento, Olivèr Vrhelyi intervenuto alquinto forum annuale per la strategia Ue della Macroregione adriatico-ionica: «il piano economico e di investimento dell’Ue per i Balcani occidentali sarà fondamentale per la ripresa post-pandemia, grazie alla creazione di legami in tutta la regione e con l’Ue per quanto riguarda trasporti, energia e infrastrutture digitali».

«La trasformazione digitale e la transizione ecologica sono fondamentali per costruire un futuro migliore post-pandemia in una nuova direzione, ma c’è una terza priorità che è la coesione sociale» ha evidenziato la vicepresidente della regione Emilia Romagna, Elly Schlein, intervenendo all’evento. Alla domanda su come realizzare una transizione verde e digitale, Schlein ha risposto che «dobbiamo trovare un modo per mettere la trasformazione digitale al servizio delle persone altrimenti continueremo ad assistere a una polarizzazione che concentra troppi potere, dati e benessere nelle mani di pochi». 

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