Alto Adige, torna il finanziamento pubblico ai partiti locali

Scoppia la bagarre sull’esito della votazione della commissione speciale su stipendi e pensioni dei rappresentanti politici. Contrari Fratelli d’Italia. FI, Lega, M5s, Team K. 

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Senza credito mina fiscale

Il presidente della commissione speciale su stipendi e pensioni dei rappresentanti politici della provincia di Bolzano, Carlo Vettori, non è soddisfatto di come è stato utilizzato il tempo a disposizione nel corso della seduta dell’organo che presiede: «abbiamo discusso per un’ora se la commissione dovesse affrontare il tema del finanziamento pubblico dei partiti o meno».

Con voto ponderato – 21 sì e 13 no – la Commissione si è espressa per la trattazione, tra gli altri, anche del tema del finanziamento dei partiti. A favore hanno votato i partiti espressione dell’area tedesca: SVP, Enzian, Süd-Tiroler Freiheit, Perspektiven für Südtirol e Freiheitliche; contrari Forza Italia Alto Adige Südtirol, Lega Salvini Alto Adige Südtirol, Fratelli d’Italia, Gruppo verde, Team K e Movimento 5 Stelle. Non presente il Partito Democratico – Liste civiche.

Sul voto la reazione sdegnata di Alessandro Urzì, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia che parla di «lo avevamo previsto. Era evidente e già scritto. Tutto il dibattito in Consiglio provinciale aveva chiarito il taglio della Commissione, nata per mettere in piedi una forma di finanziamento pubblico ai partiti con i soldi dei contribuenti. Solo Fratelli d’Italia si era opposta ed aveva votato contro. Solo Fratelli d’Italia. E solo FdI si era opposta allo smembramento della competenza sinora esercitata dalla Regione di regolare le indennità dei consiglieri. Così Trento da oggi sarà ancora più lontana da Bolzano».

Urzì critica il comportamento delle forze politiche: «a ferire più di tutto è l’ipocrisia delle forze politiche (da Lega, Forza Italia, Cinque Stelle, Verdi, Team K) che a Bolzano hanno oggi ritirato la propria disponibilità a sostenere la legge sul finanziamento pubblico solo a seguito della nostra denuncia che aveva fatto divenire pubblica l’operazione. Una scelta tardiva ed inutile, quella di opporsi oggi, ormai i lavori sono incanalati nella direzione della elaborazione del sistema di finanziamento ai partiti. Ed è stato confermato dal voto».

Il consigliere di FdI parla di «un festival dell’ipocrisia. Altrimenti non sarebbe stato solo Fratelli d’Italia già dal Consiglio di Bolzano a dichiarare la pericolosità dell’operazione. E le prime timide opposizioni non sarebbero arrivate da altre forze politiche solo a seguito del clamore da noi sollevato e che inchiodava tutti alle proprie responsabilità. Anche chi aveva taciuto. Fratelli d’Italia annuncia la più ferma e determinata opposizione in ogni sede. La creazione del sistema del finanziamento pubblico, vietato in tutta Italia, costituisce una lesione grave del principio di unitarietà del sistema nazionale».

Il voto del Consiglio provinciale altoatesino allarga sempre più il solco con il gemello trentino, visto che il provvedimento vale solo per Bolzano: «avremo un Consiglio regionale composto da consiglieri non solo eletti con sistemi elettorali diversi, ma anche pagati in modo diversi e con partiti a Bolzano finanziati dai contribuenti ed a Trento no. Un colpo mortale alla Regione».

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